Luganese

Casinò di Campione alla ricerca di un difficile accordo

Nel pomeriggio si è tenuta un'assemblea. Domani mattina il sindaco Salmoiraghi incontra i sindacati

Ti-Press
16 febbraio 2018
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È durata ben oltre l'orario previsto l'assemblea, poco partecipata (120 presenti su 492 lavoratori) dei dipendenti del Casinò, iniziata attorno alle 14 è andata avanti sin quasi le 18. Voci preoccupate si sono sentite, e non poteva essere diversamente visto che la Casinò di Campione ha dato il via alla Procedura di licenziamento collettivo di 156 lavoratori, pari al 32% del totale. Le organizzazioni sindacali oltre a confermare lo stato di agitazione, che è bene chiarire non significa sciopero, hanno ribadito la loro contrarietà a qualsiasi misura che si traduca in ulteriori sacrifici dei lavoratori che dal 2012, sottoscrivendo un contratto di solidarietà - scade il prossimo 28 febbraio - stanno pagando un costo salatissimo: la riduzione degli stipendi nella misura del 25%.

Nel corso dell'assemblea i sindacati hanno ribadito che prima ancora di attuare i licenziamenti collettivi sarebbe opportuno prorogare di tre/sei mesi i contratti di solidarietà, formalizzare l'ipotesi di ricorrere alla ''legge Fornero'' che consente prepensionamenti senza costi per l'azienda (sulla carta sarebbero una quarantina i dipendenti del Casinò in possesso dei requisiti per andare in pensione anticipata) e trovare una soluzione per i 38 dipendenti del settore ristorazione. Nelle ultime ore si è appreso che il sindaco Roberto Salmoiraghi (il Comune è socio unico del Casinò) ha convocato per domani mattina alle 9.30, nella sala riunioni del quarto piano della casa da gioco, l'amministratore unico Marco Ambrosini e tutte le sigle sindacati per una riunione ''al fine di analizzare e discutere dell'attuale scenario e addivenire a un'auspicata soluzione''.

Nel frattempo 'laRegione' è entrata in possesso della ''Ipotesi di piattaforma d'accordo'' elaborata dal segretario generale comunale Lucia Damato. In premessa è illustrata la  difficile situazione economia-finanziaria in cui si trova il Comune a seguito dei mancati trasferimenti da parte della ''Casinò di Campione''. Da qui la necessità di mettere in sicurezza il bilancio comunale, attraverso tagli su pensioni e appalti e su costo del personal. Dunque, l'ipotesi d'accordo prevede una riduzione dell'orario di lavoro, dal 1 marzo 2018 al 31 dicembre, pari al 15 %, con la possibilità di prevedere riduzioni differenziate (12%,14%,16%) in rapporto alla qualifica e agli stipendi percepiti. Il calo dell'orario di lavoro corrisponde una identica riduzione di tutte le voci retributive, che sono ben 9. Su base volontaria, l'ipotesi d'accordo, prevede anche la procedura per il pat-time. Sono previsti pre-pensionamenti, anche in questo caso su base volontaria. Per verificare che i risparmi conseguiti sono sufficienti a raggiungere gli obiettivi di bilancio l'Amministrazione comunale ha fissato per il 30 aprile di quest'anno un pit stop. In caso di risultato negativo sarà definita la Pianta organica, che tradotta in parole povere significa licenziamenti. Comune e sindacati si incontreranno lunedì 19 febbraio. Sia per i dipendenti del Casinò che quelli comunali occorre trovare un accordo entro la fine del mese. Sul futuro di Campione c'è una sorta di spada di Damocle: l'istanza di fallimento del Casinò che chiesta dalla procura di Como sarà discussa il 12 marzo.

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