Luganese

Casinò di Campione: ecco la manovra di rientro

In discussione nell'enclave, alla presenza del sindaco Salmoiraghi, la procedura di licenziamento collettivo di 156 dipendenti su un totale di 492

13 febbraio 2018
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Incontro a Campione fra il sindaco Roberto Salmoiraghi, l'Amministratore Unico Marco Ambrosini e le Organizzazioni sindacali. La presenza di Salmoiraghi (il Comune è proprietario unico della casa da gioco) è stata ripetutamente sollecitata dai rappresenti dei lavoratori ai quali sono stati chiesti pesanti sacrifici per mettere il ''sistema Campione''. La discussione, hanno anticipato le parti, andrà avanti a lungo. In discussione soprattutto la procedura di licenziamento collettivo di 156 dipendenti su un totale di 492. Ciò significa un taglio del 32 per cento. 'La Regione' è in grado di anticipare come avverranno i tagli settore per settore, secondo il piano messo a punto da Ambrosini, sulla scorta delle esigenze per continuare l'attività. Dunque, per il personale amministrativo si prevedono 42 licenziamenti su 183; per gli ausiliari 28 esuberi su 53; per i giocchi 48 licenziamenti su 217 e per la ristorazione 38 esuberi su 38; in questo caso si pensa alla esternalizzazione del servizio.

Nel dettaglio la direzione generale scende da 5 a 3, la direzione giochi da 6 a 5, il settore acquisti da 7 a 4, mentre il reparto amministrazione e risorse cala di 4 unità, per cui dovrebbero diventare 19 (meno 4 cioè da 12 a 8 per il martketing e meno 4 anche per l'area tecnica). Per gli  addetti ai tavoli verdi è previsto un taglio di 48 unità sull'attuale totale di 121; casse e slot passano da 83 a 20. Meno 22 per il servizio di supporto ai giochi.

Numeri che comprensibilmente preccupano i dipendenti del Casinò. L'alternativa ai licenziameni collettivi è un nuovo taglio degli stipendi, oltre a quello deciso cinque anni fa per salvare la casa da gioco. 'La Regione' è pure in grado di anticipare che gli stipendi dovrebbero calare complessivamente del 40%  all'insegna del ''lavorare meno, per lavorare tutte''. Per alcuni dipendenti del Casinò, incominciando dagli amministrativi, sarebbe una mazzata. Per quanto è dato sapere i sindacati sono contrarissimi ad entrambi gli scenari. Sono disponibili a  prolungarsi di un semestre il contratto di solidarietà in scadenza il 28 febbraio. Contratto che può essere prolungato solo in presa di un accordo con il Sindacati (è quanto prevede il Ministero del lavoro).

Se proroga non ci sarà, dal 1° marzo i dipendenti della casa da gioco tornerebbero a percepire lo stipendio pieno. La proroga per i Sindacati è vista anche in funzione di interventi strutturali per mettere in sicurezza il ''sistema Campione''.  Solo che occorre trovare un accordo entro il 12 marzo, giorno in cui a Como sarà discusso l'istanza di fallimento della Casinò di Campione, società di gestione della casa da gioco. Sindaco e Ambrosini ai giudici debbono mostrare carte che confermano la messa in sicurezza dei conti del Casinò e del Comune. Intanto le organizzazioni sindacali nel pomeriggio hanno dichiarato lo stato di agitazione.

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