Luganese

A Campione d'Italia licenziamento collettivo per 109 lavoratori

Protesta la Rappresentanza sindacale unitaria: ''i lavoratori della casa da gioco da anni contribuiscono alla tenuta del sistema Campione''

9 febbraio 2018
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La procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti del Casinò di Campione d'Italia è stata discussa ieri sera nel corso dell'assemblea dei soci della "Casinò di Campione", la società di gestione della casa da gioco che ha ufficialmente nominato Marco Ambrosini come Amministratore unico. Su un organico composto da 492 lavoratori il licenziamento collettivo riguarda 109 dipendenti, mentre per i 49 della ristorazione è prevista l'esternalizzazione del servizio. All'assemblea, oltre al socio unico, cioè il sindaco dell'enclave Roberto Salmoiraghi, erano presenti i tre componenti il collegio dei sindaci, fra cui i rappresentanti del Ministero dell'Economia e Finanze e degli interni. L'assemblea dei soci ha discusso anche dei progetti triennali per il rilancio e l'assestamento del Casinò, mentre il piano industriale non è ancora definito, in quanto vincolato ai contenuti dell'accordo con le organizzazioni sindacali, che già hanno fatto ribadito la loro ''contrarietà alla procedura di licenziamento collettivo''. Il virgolettato è contenuto in un comunicato che la Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) ha emesso nella serata di ieri, dopo un incontro sollecitato da tempo con Salmoiraghi e Ambrosini i quali hanno motivato la procedura di licenziamento collettivo come "atto dovuto in risposta all'istanza di fallimento chiesta dalla Procura di Como'' che, ricordiamo, sarà discussa il prossimo 12 marzo. Un pool di avvocati, non meno di tre, sta affilando le armi per convincere il giudice a respingere la richiesta di fallimento che si basa sulle ''inadempienze'' del Casinò schiacciato da una montagna di debiti. Nella nota sindacale della Rsu viene ricordato il fatto che ''i lavoratori della casa da gioco da anni contribuiscono alla tenuta del sistema Campione'' e che più volte (almeno da una ventina di anni) il sindacato ''ha denunciato le scelte gestionali della casa da gioco''. In parole povere la Rsu ribadisce che ''qualsiasi ipotesi in ordine al contenimento del costo del lavoro deve essere concertata e condivisa dai lavoratori''. La Rsu indica come unica via percorribile il rinnovo del contratto di solidarietà in scadenza alla fine di febbraio''. Da qui la richiesta di una immediata convocazione, da parte del socio unico della Casinò di Campione, di un tavolo unico di tutte le parti coinvolte nella difficile trattativa, dalla propietà all'amministratore unico e dalle Organizzazioni sindacali alla Rsu.

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