Luganese

Tusculum di Arogno, l'ex dirigente: 'C'erano gravi tensioni'

Dalle colonne del 'Caffè', l'accusa: 'Si sapeva che la struttura fosse mal gestita'. Nei prossimi giorni l'incontro fra Consiglio di Fondazione e Cantone

Foto Ti-Press
4 febbraio 2018
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“Una situazione molto complessa, con gravi tensioni interne”. Lo scenario dipinto da Marco Ferrera – direttore sanitario della casa anziani Tusculum di Arogno da aprile 2016 a ottobre 2017 – contrasta con le dichiarazioni di sbigottimento raccolte a caldo. “Mi stupisco dello stupore! – ha raccontato al ‘Caffè’ – Gli abitanti di Arogno sono anni che si pongono domande sulla grande espansione della Fondazione Tusculum, nata inizialmente come casa anziani per poi allargarsi, dai pasti a domicilio all’asilo nido, da altre case anziani e probabilmente anche investimenti all’estero”. Ferrera narra di resistenze avute da parte della direzione – il 60enne e la 44enne arrestati giovedì sera – e di poco interesse anche da parte dal Consiglio della Fondazione. Lorenzo Medici, membro della stessa nonché suo patrocinatore legale, ha infatti dichiarato che il direttore, in carica dal 1999, godeva della massima fiducia.

Le gravi tensioni di cui parla l’ex dirigente sarebbero da ricondursi al carattere, dipinto come poco incline al compromesso, dei due. Incomprensioni che sono state anche alla base delle dimissioni presentate dal dottore l’ottobre scorso. Sul domenicale si fa inoltre riferimento anche a presunte difficoltà di ordine medico-sanitario. Aspetto questo, di fatto negato sia dalla Fondazione che dai preposti uffici del Dss che, all’indomani degli arresti, hanno precisato che sicurezza e qualità della presa a carico degli ospiti della Tusculum sono sempre state garantite. I due arrestati devono rispondere di appropriazione indebita, amministrazione infedele, falsità in documenti e truffa.

Nei prossimi giorni il Consiglio di Fondazione di Tusculum dovrà incontrarsi con l'Ufficio cantonale degli anziani e delle cure a domicilio per fare il punto sulla continuità operativa della struttura, attualmente affidata in via transitoria a personale interno.

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