Luganese

Casinò di Campione, 'vertice' di Salmoiraghi con la popolazione

Per la Procura di Como la casa da gioco è insolvente. Oggi alle 12.30 il sindaco incontrerà la popolazione per "comunicazioni urgenti"

Nuove grane per il Casinò di Campione (Ti-Press)
15 gennaio 2018
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Clamorosa decisione della Procura della Repubblica di Como: ha chiesto il fallimento del Casinò di Campione d'Italia, una delle quattro case da gioco italiane con sede nell’enclave italiana in territorio svizzero, che dà lavoro a circa 400 dipendenti. Il motivo? Insolvenza. Un provvedimento che agli amministratori della casa da gioco è stato notificato sabato scorso, secondo quanto anticipato dalla "Provincia".

Per quanto è dato sapere la decisione di chiedere al Tribunale civile quello che per l'enclave ha l'effetto di uno tsumani sarebbe stato preso a seguito dell'esame della documentazione sequestrata in occasione del recente blitz della Guardia di finanza.

Il sindaco Roberto Salmoiraghi ieri ha invitato oggi alle 12.30 la popolazione  al ''salone delle feste'' all'ultimo piano del casino "per comunicazioni urgenti". Lo ha fatto tramite dei volantini che sono stati consegnati ieri casa per casa dai postini del Comune, chiamati in servizio di domenica. 

L'appuntamento rischia di avere ripercussioni anche sul fronte dell’occupazione. Prima dell'incontro con la cittadinanza Salmoiraghi incontrerà i sindacati, con i quali è impegnato in difficili trattative che alla luce della decisione della Procura rischia di diventare drammatica.

Già da mesi la procura comasca indaga – con l’ipotesi di peculato – sui conti della società di gestione della casa da gioco, anche sulla base di un esposto presentato dal sindaco di Campione, Roberto Salmoiraghi.

La società che gestisce il casinò, infatti, è partecipata al 100% dal Comune di Campione d’Italia e dovrebbe garantire all’amministrazione pubblica un contributo di 700mila euro ogni dieci giorni, che non viene versato da mesi, tanto che il credito del Comune ammonta a circa 30 milioni di franchi svizzeri (circa 25 milioni di euro).

In più a convincere la procura a chiedere il fallimento vi sarebbero debiti nei confronti delle banche per un’altra trentina di milioni di franchi.

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