Lugano

Lugano, controversa la riduzione del moltiplicatore

(© Ti-Press / Tatiana Scolari)
20 dicembre 2017
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Mentre il capogruppo Ppd in Consiglio comunale Michel Tricarico difende la regolarità formale dell’emendamento presentato dal suo gruppo, il partito socialista non usa mezzi termini nel commentare la riduzione dell’imposizione fiscale dall’80 al 78 per cento. Cominciamo da Tricarico che puntualizza: «L’emendamento è arrivato in Gestione nella seduta del 6 dicembre e la commissione nel capitolo del moltiplicatore, dopo discussione, ha modificato il suo rapporto scrivendo che la maggioranza avrebbe sostenuto l’80 per cento. Tanto che noi lo abbiamo sottoscritto con riserva». Quindi i dieci giorni prescritti dalla Loc sono dati e anche la Gestione ne ha parlato e ha incluso l’emendamento nel rapporto. Ma perché il Ppd non ritira il ricorso al Tribunale amministrativo cantonale (Tram) che consentirebbe alla Città di incassare i soldi almeno della tassa base? «Perché vogliamo mantenere un rapporto giusto con i cittadini enon far pagare due volte per lo stesso servizio – risponde Tricarico –. Il preventivo 2018 indica che gli introiti della tassa saranno incassati l’anno prossimo quando ci sarà il regolamento ma il moltiplicatore sarebbe rimasto all’80 per cento.

Agli occhi dei socialisti, invece, la decisione di lunedì sera “dimostra quanto una meschina proposta politica possa poi rivelarsi un gioco col fuoco dalla sorpresa pericolosa. Il rischio di non incassare la tassa sul sacco, ferma per un ricorso dello stesso Ppd sul regolamento sui rifiuti, rappresenta una minaccia forte per le finanze di Lugano”. Il Ps ricorda il lungo percorso di risanamento, “dopo lo scellerato voto del 2013, nell’ultima seduta prima delle elezioni, quando il legislativo fortedei voti di Plr e Lega ha mantenuto il moltiplicatore al 70%, sconfessando il Municipio che chiedeva il 75%”. Dopodiché, la Città ha introdotto una dieta rigorosa con tagli di prestazioni e servizi. E ora, secondo i socialisti è “irresponsabile: mina la buona riuscita del percorso”. Risultato: la Città incasserà “sei milioni in meno con la riduzione e non incasserà i 5 milioni calcolati nelpreventivo (pari alla tassa di base commisurata alla grandezza di economie domestiche e aziende) di un nuovo regolamento sulla tassa sui rifiuti”. Da qui, il disavanzo ”per il 2018 passerà probabilmente da 2 milioni a 13 milioni di franchi” sostiene il Ps che ha bocciato la proposta e parla di un regalo avvelenato.

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