Locarnese

Muralto: il futuro di via della Stazione si chiama ‘Urbania’

La Renzetti Properties Sa conferma punto per punto i dettagli del progetto per il fronte urbano del comparto che ospita il Grand Hotel

Come sarà
2 dicembre 2022
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«Inserirsi negli interventi previsti per l’intero comparto Grand Hotel e promuovere una riqualifica di quella parte che costituisce di fatto il fronte urbano del comparto, affacciato su Piazza Stazione a Muralto, nonché la porta d’ingresso della città di Locarno». Sono gli obiettivi del progetto Urbania, secondo Luca Renzetti, membro della Renzetti Properties Sa, che a stretto giro di posta conferma quanto anticipato giovedì scorso dalla "Regione" riguardo alla pubblicazione all’albo comunale di Muralto di quanto previsto lungo via della Stazione, nell’ambito del Piano particolareggiato del comparto del Grand Hotel.

Due gli edifici previsti, distinti e con volumetrie ridotte rispetto a quanto il Piano particolareggiato consentirebbe: «Uno, posto a nord, si rapporta con Piazza Stazione, e, più lontano, con la collegiata romanica di San Vittore. L’altro, a sud, trova una sua relazione e continuità volumetrica con il fronte storico di via Ramogna e con il parco del Grand Hotel, diventandone l’ingresso urbano». La ricucitura con il comparto storico sarà completata da nuovi portici che percorrono l’intero fronte. Il nuovo percorso porticato «agevola la transizione verso il parco del Grand Hotel – che è stata persa nel corso degli anni a seguito delle architetture sopraggiunte e degli sfortunati interventi di collegamento tra i tre attuali edifici – che diventa così più fruibile e connesso con lo spazio urbano della Piazza Stazione».

Tra i due nuovi edifici, grazie ad una deviazione, verranno convogliati i due riali interrati esistenti, che potranno scorrere poco sotto la superficie senza interrompere i contenuti previsti da programma. Un tratto del riale Orsino potrà eventualmente essere riportato alla luce. I due nuovi edifici saranno collegati da una grande autorimessa interrata con accesso da via Pioda e avranno affacci sia sulla città che sul parco – sottolinea Luca Renzetti –. Ospiteranno al piano terra spazi commerciali e ai piani superiori spazi misti amministrativi e residenziali, questi ultimi prevalentemente orientati verso il parco del Grand Hotel».

Quanto infine alla possibilità di un recupero – ancorché eventualmente solo parziale – degli edifici esistenti, si è deciso per il "no" per diversi motivi «di tipo pianificatorio, architettonico, costruttivo e funzionale. Si è comunque optato per una soluzione che potesse riproporre alcune delle caratteristiche urbane ed architettoniche dell’esistente».

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