Locarnese

‘Per l’acqua il Locarnese deve fare meglio e di più’

La presa di posizione, con consigli ai Comuni, del comitato dei Cittadini per il territorio

Ogni goccia conta
(Ti-Press)
18 ottobre 2022
|

"Emergenza acqua potabile: i comuni del Locarnese possono e devono fare meglio e di più". Ad affermarlo è il comitato dei "Cittadini per il territorio del Locarnese", composto da Rosanna Camponovo, Francesca Machado, Daniele Polli e Ferruccio D’Ambrogio.

Lo stesso comitato, in una nota stampa, ricorda che "il 2022 è stato marcato da siccità e penuria d’acqua potabile anche nel Locarnese. Per Minusio e Tenero la penuria è stata aggravata dall’inquinamento della falda a seguito dello spurgo del bacino della Verzasca, che ha mandato in tilt il loro approvvigionamento. Per fronteggiare l’emergenza tutti i Comuni hanno emanato raccomandazioni o divieti per indurre la popolazione a ridurre il consumo; altri hanno potuto superare la situazione solo grazie alla fornitura di comuni vicini".

La penuria d’acqua – si legge ancora nella presa di posizione – risulta da un consumo superiore all’approvvigionamento. Per ovviare al problema occorre agire diminuendo i consumi e le perdite delle condotte, ma pure diversificando le fonti d’approvvigionamento. "I dati del Locarnese forniti dalla Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (Ssiga), confrontati con la media Svizzera, evidenziano preoccupanti carenze di alcuni Comuni nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento, ma soprattutto un eccessivo uso di acqua da parte delle economie domestiche: a fronte della media svizzera di 296 litri/giorno solo Gordola fa meglio (283), seguita da Cugnasco (334). Tutti gli altri segnalano scarti importanti: Locarno (+110), Minusio (+208), Ascona (+451) e Brissago (+642)". Anche per quanto riguarda servizi pubblici e fontane, nel Locarnese si supera la media nazionale, di quasi il 5 per cento.
Senza dimenticare le perdite delle condotte: la regione è del 12,2 per cento sopra il dato svizzero.

"Il ciclo di approvvigionamento, distribuzione, consumo e trattamento di acqua potabile richiede un apporto di energia – prosegue il comitato dei "Cittadini per il territorio del Locarnese" –. A eccezione di Gordola e Cugnasco, che hanno un bilancio energetico globale positivo (non hanno stazioni di pompaggio, sfruttano l’acqua delle sorgenti raccolta in bacini e turbinando l’acqua per produrre elettricità), gli altri Comuni segnalano consumi superiori alla media svizzera. Per affrontare penurie future e diminuire l’esoso consumo energetico per approvvigionamento, distribuzione e trattamento dell’acqua, invitiamo i Comuni ad agire con celerità su diversi livelli". Un elenco in quattro punti:

- Approvvigionamento: recensire e valorizzare tutte le fonti di acqua accessibili (sorgenti, falda, laghi) secondo l’Ordinanza federale sulla garanzia dell’approvvigionamento di acqua potabile (Oaap).

- Uso e distribuzione: limitare sprechi e/o uso sconsiderato degli utenti (fissando quantitativi); eliminare le perdite delle condotte (ammodernare infrastrutture); adottare sistemi di controllo e gestione digitalizzati della rete idrica comunale (rilevatori di perdite, contatori elettronici).

- Bilancio energetico: recuperare energia elettrica tramite turbinaggio; emanare regole per ridurre il fabbisogno pro capite nonché la temperatura dell’acqua sanitaria.

- Infine: informare e coinvolgere attivamente la popolazione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE