Locarnese

Ronco sopra Ascona, occasioni perse e opportunità da cogliere

Visita guidata su cultura architettonica e sviluppo insediativo per il 50esimo anniversario del Premio Wakker di Patrimonio Svizzero

Ronco sopra Ascona
(Foto Sabrina Németh)
13 settembre 2022
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Dal 1972, il Premio Wakker rende onore ai Comuni che hanno promosso uno sviluppo urbanistico di qualità, unendo il rispetto della sostanza architettonica storica alle esigenze ambientali e alla qualità architettonica delle nuove costruzioni. Per il 50esimo anniversario, quest’anno, più di sessanta manifestazioni in tutta la Svizzera gettano uno sguardo retrospettivo e prospettivo sul premio. Un’occasione per comprenderne il senso alla luce del passato e pensare il suo significato in relazione alle sfide territoriali attuali, ai mutamenti intervenuti a livello urbanistico, economico e sociale.
Nel nostro cantone la Società Ticinese per l’Arte e la Natura (STAN) ha concepito un programma composto da una conferenza introduttiva di Sabrina Németh, ex capoprogetto del Premio Wakker, tenutasi lo scorso 16 maggio a Bellinzona e da un blocco di approfondimento costituito da sette visite guidate ai comuni di Avegno, Monte Carasso, Bellinzona, Fusio, Rovio, Ronco sopra Ascona e Chiasso. La scelta di questi insediamenti, oltre ai due comuni premiati di Avegno e Monte Carasso, verte sulle loro caratteristiche territoriali, che rappresentano peculiarità, temi e sfide esemplari e rilevanti per il Ticino e la Svizzera, quali le grandi aggregazioni dei centri d’agglomerato, il turismo, le residenze secondarie, lo spopolamento, la qualità del paesaggio e degli insediamenti.
Per il penultimo appuntamento, domenica 18 settembre, l’architetto e urbanista Sabrina Németh terrà una conferenza per immagini seguita da una visita guidata al villaggio di Ronco sopra Ascona, che fungerà da caso studio per analizzare e approfondire sfide di grande attualità. Il fenomeno dello spopolamento dei nuclei storici nei piccoli comuni periurbani e montani, l’erosione socio-economica e le mutate dinamiche turistiche richiedono soluzioni innovative che esulano dalla gestione ormai obsoleta dei classici strumenti pianificatori.
Residente a Ronco s/Ascona da 40 anni, la relatrice, esperta nello sviluppo di strategie di valorizzazione per edifici storici e rivitalizzazione di insediamenti, ideatrice e promotrice dal 2008 di uno studio interdisciplinare per il comune di Ronco, illustrerà la storia e l’evoluzione urbana del piccolo comune lacustre, mostrando le potenzialità e le occasioni mancate: una riflessione su come si sarebbe potuto e dovuto pianificare il territorio e come invece è realmente evoluto.
Nello specifico, verranno evidenziate le pregiate peculiarità topografiche, urbanistiche, architettoniche e culturali della località, come pure gli interventi deturpanti e le errate scelte pianificatorie che hanno portato al suo graduale declino. Specchio di una cultura del territorio perduta oltre 60 anni fa, guardando anche alla legge della pianificazione territoriale e all’evoluzione del Piano regolatore comunale, si metterà in luce il nesso diretto tra degrado paesaggistico-architettonico e degrado socio-economico e si presenteranno strumenti e misure volti a garantire uno sviluppo qualitativo dell’abitato.
La conferenza introduttiva si concluderà gettando uno sguardo su possibili strategie qualitative per l’immediato futuro, imprescindibili per indirizzare lo sviluppo di Ronco s/Ascona su vie sane e sostenibili.
L’analisi del mandato di studio in parallelo "Una visione unitaria per cinque spazi pubblici", eseguito nel 2021, e le recenti scelte procedurali e pianificatorie che ne sono scaturite permetteranno di evidenziarne l’impostazione inadeguata e il risultato poco soddisfacente ai fini dello sviluppo futuro del centro paese. Spiegando quali sarebbero gli strumenti e le scelte idonei per risolvere la problematica, i cittadini, le autorità locali e tutti i partecipanti all’incontro potranno comprendere quali sono gli aspetti centrali di cui tener conto per una corretta impostazione di procedure di valorizzazione del territorio e dei relativi processi partecipativi.
L’appuntamento è per domenica 18 settembre, dalle 14.15 alle 17, con ritrovo sulla Piazza del Semitori. La visita guidata – in italiano e con entrata gratuita – comprende anche giardini e case private. È necessario iscriversi entro il 17 settembre, inviando un’e-mail a sabrina.nemeth@gmail.com.

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