Locarnese

Le Centovalli avranno una nuova vasca antincendio

La struttura di accumulo idrico sorgerà in territorio di Calezzo-Corcapolo, lungo la strada forestale di Rivöra e permetterà agli elicotteri di rifornirsi

((Pompieri Melezza))
29 agosto 2022
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È in pubblicazione all’albo comunale delle Centovalli la domanda di costruzione per la nuova vasca antincendio boschivo permanente in località Rivöra, in territorio di Calezzo-Corcapolo. Il tragico incendio di Verdasio di fine marzo (quando, lo ricordiamo, andarono in fumo ettari di bosco e vennero seriamente danneggiati pure alcuni cascinali e l’acquedotto comunale) ha sottolineato la necessità di rafforzare le misure di protezione e prevenzione del rischio incendi, soprattutto in una zona altamente boscata e impervia come quella centovallina, alquanto povera d’acqua su questo versante.

Un tassello del Piano forestale integrato

La licenza edilizia relativa a questo importante intervento a tutela del patrimonio boschivo è firmata dal Comune di Centovalli (che ne garantirà, tramite il locale Corpo pompieri, la manutenzione e la prontezza d’impiego) e dal Patriziato d’Intragna, quest’ultimo proprietario dei boschi e pure della pista forestale in territorio di Calezzo-Corcapolo che oggi accoglie anche la piazza di volo per elicotteri. Un collegamento edificato negli anni Settanta, asfaltato negli anni Novanta e che dovrà essere oggetto di alcune correzioni (soprattutto nella sua parte iniziale, di proprietà comunale) per consentire i lavori previsti. La vasca antincendio, composta dal serbatoio di accumulo di 100 metri cubi e dalla parte destinata al pescaggio degli elicotteri di 27 metri cubi, rientra in un progetto di più ampio respiro di messa in sicurezza dei pendii che stanno portando avanti, di comune intesa, Fart (ente esecutore capofila), Divisione costruzioni (Strade cantonali) e Ses (come terzo partner); denominato Pfi (Progetto forestale integrale) abbraccia una fetta di territorio che va da Camedo a Solduno. Il progetto elaborato dallo studio Gecos di Riazzino in collaborazione con l’Ufficio forestale dell’8° circondario, verrà inoltrato per approvazione e stanziamento dei contributi pubblici al Cantone (sarà quindi oggetto di uno specifico messaggio al Gran Consiglio, atteso sui banchi per l’approvazione tra autunno e inverno).

Per l’alta valle si fa capo al bacino di Palagnedra

La realizzazione della vasca di Calezzo-Corcapolo (che come impostazione ricorda quella presente nella vicina Valle Onsernone, a Mosogno) aumenterà la sicurezza in caso di roghi, favorendo la continuità e la tempestività degli interventi da parte dei mezzi aerei impegnati nello spegnimento. Se per la parte alta della valle, come ci ha riferito il responsabile dell’Ufficio forestale 8°circondario, Giovanni Galli, si fa capo al laghetto artificiale di Palagnedra per rifornire d’acqua le benne degli elicotteri, per quest’area la ben nota assenza d’importanti corsi d’acqua rende il lavoro dei pompieri particolarmente difficile. Il pescaggio dal fiume nel fondovalle stretto è impossibile quindi per i velivoli non ci sono molte alternative. La scelta di questa ubicazione è stata a lungo approfondita proprio per la scarsità di acqua del versante. Scartata, invece, per tutta una serie di motivi, l’eventuale creazione di una vasca sul versante opposto della valle.

Un investimento di cui l’amministrazione comunale sente la necessità: «Abbiamo tutti presente il grave danno causato dal rogo la scorsa primavera. Sappiamo tutti quanto sia importante la velocità d’intervento, per questo motivo è indispensabile che sul territorio ci siano punti di approvvigionamento ben distribuiti e che permettano velocemente le operazioni di carico per i lanci. Se per l’alta valle grazie al bacino dell’Ofima siamo ben coperti, da metà valle scendendo verso Intragna il problema è purtroppo ancora presente» – osserva il sindaco Michele Turri.

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