Locarnese

Brissago, alla Hildebrand un ambulatorio per il long-Covid

La clinica metterà a disposizione personale specializzato e conoscenze per il percorso riabilitativo dei pazienti toccati dai postumi della pandemia

4 luglio 2022
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Durante il recente biennio pandemico, la Clinica Hildebrand è stata intensamente coinvolta nella riabilitazione di pazienti con i postumi più severi da Covid-19. Un’esperienza che si è naturalmente inserita nel ventaglio delle sue consolidate e riconosciute competenze specialistiche. È risaputo che dopo una guarigione dal virus, molti malati non hanno recuperato allo stato di salute precedente sviluppando la cosiddetta malattia da long-Covid. La diagnosi di queste sequele viene posta dai medici di famiglia o dagli esistenti ambulatori dedicati costituiti presso l’Eoc (Ospedale regionale di Locarno) e alla Clinica luganese Moncucco. La proposta della Clinica Hildebrand nasce dunque dal bisogno di completare il percorso non limitandolo alla "postazione di via" (quella diagnostica), ma coinvolgendo e inserendo gli specialisti della riabilitazione, offrire ai malati una presa in carico coerente per aiutarli a superare i disturbi. Fatto tanto più importante oggi, considerato che non esistono cure farmacologiche e che le metodiche più efficaci della riabilitazione possono primariamente svolgere un ruolo determinante. Il percorso riabilitativo è pensato principalmente attraverso sedute multiprofessionali ambulatoriali o in regime di clinica diurna.

Donne più colpite degli uomini

Nei giorni o nelle settimane successive all’infezione si possono avere sintomi da Covid subacuto (tra le quattro e dodici
settimane dopo l’infezione iniziale), mentre si parla di long-Covid per i problemi di salute che persistono dopo dodici settimane. Lo spettro dei disturbi più disabilitanti può colpire anche le persone che non hanno manifestato un decorso grave. L’età media delle persone affette è intorno ai 45 anni. Si stima che le donne ne siano colpite con una frequenza all’incirca doppia rispetto agli uomini. Si è anche visto, che nei pazienti già affetti da più malattie prima dell’infezione la possibilità di avere delle conseguenze a lungo termine è maggiore.

Scarsa resistenza alla fatica e problemi di respiro

I sintomi persistenti più comuni sono affaticamento e rapida affaticabilità anche per sforzi leggeri, problemi con il respiro, tosse con dolore toracico, dolori articolari, mal di testa, sensazione di battito cardiaco accelerato e febbre intermittente. Sul piano mentale alcuni pazienti segnalano difficoltà di concentrazione, ansia e umore triste.

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