Locarnese

Alla diga Sambuco un piccolo centro d’accoglienza

Domenica parte la stagione del nuovo grottino con infopoint destinato a turisti e frequentatori della montagna. Un progetto di valorizzazione territoriale

9 giugno 2022
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Un piccolo grottino vicino al lago. Non sulle rive del Verbano o del Ceresio, bensì in alta Lavizzara. Più precisamente sopra Fusio, alla diga del Sambuco, il gigante maestoso che dà vita a un grande invaso artificiale dai colori bellissimi e dalla vista mozzafiato, dove il vecchio prefabbricato in legno che per oltre quindici anni ha funto da chiosco e punto di informazione per i turisti di passaggio ha lasciato il posto a un ben più elegante – e ben inserito nel contesto naturale circostante (grazie alla scelta di legname e pietra per la sua costruzione) – piccolo punto di ristoro. Sta per partire la stagione estiva ed ecco che, domenica 12 giugno, i proprietari e gerenti Lara e Fabio Dazio si apprestano ad accogliere i clienti. Per l’occasione l’inaugurazione verrà sottolineata da un momento di festa, con l’aperitivo offerto dalle 11.30 e la maccheronata, sulle note del musicista Maurizio, servita dalle 12.30 in poi.
Dell’opportunità di creare un centro d’accoglienza turistica ben attrezzato (con snack bar, take away e infopoint) al Sambuco si parla, ormai, da anni. La zona è infatti particolarmente frequentata tutte le stagioni. Oltre a coloro che la scelgono come meta per una scampagnata domenicale, vi sono infatti gli escursionisti (è uno snodo cruciale per tanti sentieri alpini), i pescatori, gli arrampicatori (richiamati dalla nuova via-palestra creata proprio sullo sbarramento idrico) e i ciclisti che cercano salite mozzafiato. Ed è proprio pensando a questo gran numero di potenziali utenti che Comune, Ofima (proprietaria dello sbarramento idroelettrico), Patriziato, Cantone e l’allora Ente Turistico di Vallemaggia hanno iniziato, in passato, a sondare il terreno commissionando uno Studio per la valorizzazione turistica della Valle del Sambuco. Un progetto inserito nel Masterplan Alta Vallemaggia, che ha avuto una gestazione assai lunga ma che ora, finalmente, si è concretizzato. «La nostra intenzione è quella di garantire l’apertura del locale sette giorni su sette, da Pasqua a ottobre. Meteo permettendo magari oltre queste scadenze – spiega Fabio Dazio –. Quassù anche quando la strada carrabile è chiusa per la stagione invernale, c’è sempre un viavai di gente. Quindi non escludiamo di tenere aperto anche solo in determinati periodi della stagione fredda. Oltre all’offerta culinaria (prodotti nostrani) e all’infopoint, vorremmo continuare con la promozione delle bici elettriche, con il punto noleggio e la colonnina di ricarica in arrivo». Una quindicina i posti al coperto, altrettanti all’esterno (dove sono presenti pure i servizi igienici), per questo chiaro e coraggioso esempio di sviluppo dei servizi del territorio. Occorre infatti investire per la sua valorizzazione, e la palestra d’arrampicata e il grottino ne sono un chiaro esempio.

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