Locarnese

Il Cantiere della gioventù: riviverlo 51 anni dopo

Locarno, domenica ai Giardini Rusca l’evento dedicato al primo centro autogestito del Ticino, promosso in Città nel ’71

Peter Schrembs, del comitato organizzatore
(Ti-Press)
27 maggio 2022
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Domenica 29 maggio, dalle 14 alle 18, ai Giardini Rusca di Locarno si terrà finalmente l’evento dedicato ai 51 anni del Cantiere della gioventù, rinviato nel 2021.

Tra spunti musicali e parlati, si è voluto organizzare un incontro per ricordare e dibattere sul Cantiere della gioventù, a 51 anni dal suo esperimento, risalente appunto al 1971. L’invito è rivolto a chi c’era, a chi avrebbe voluto esserci, ma soprattutto ai giovani, per riprendere lo spirito e la genialità dell’impresa d’allora. Verrà ripercorso il passato – documentato da alcuni articoli, informazioni e foto – di quel progetto, unico in Svizzera che, un gruppo di allora giovanissimi, accompagnati da Gerold Meyer, pacifista e maestro in pensione, realizzò per 5 settimane a Locarno.

Era il 24 aprile del 1971 quando nei Giardini Rusca a Locarno vide la luce il "Cantiere della gioventù", primo centro autogestito del Ticino. Il cantiere consisteva in una costruzione centrale, detta Forum, con circa 350 posti a sedere, dove si proiettavano film e documentari, si diede vita a dibattiti e spazio alla musica live di gruppi emergenti dell’epoca ecc. Tutt’attorno la discoteca, alcuni tendoni militari per i vari atelier di espressione artistica, un parco Robinson e un bar. Per tutte le cinque settimane le attività vennero completamente autogestite. L’esperienza del primo centro giovanile locarnese, con animatori e co-gestito assieme ai giovani, purtroppo durò poco e tutto fu demolito. Ma da questa avventura germinarono e nacquero altri progetti, come "Cès" sui Monti di Chironico, il Parco Robinson a Locarno o la marcia per la pace e la conferenza con Danilo Dolci e tanto altro ancora.

Il progetto offrì spazi di riflessione, partecipazione e tempo libero a giovani e ragazzini che ora ormai hanno superato la soglia dei sessanta, ma che quell’esperienza davvero speciale di partecipazione, di autogestione l’hanno ancora nella mente e nel cuore. Ripercorrendo il vissuto di 51 anni fa, si arriverà, tra stacchi musicali live, alla situazione presente.

Mentre in un angolo ci sarà uno spazio di discussione, a mo’ di Forum, sul parco si esibiranno i musicisti Donatello Rossini, cantautore eclettico e polistrumentista; Elias Bertini, performer pop riconosciuto internazionalmente; Camila Koller, cantautrice e attrice; Jude Rigby, musicista e producer; e Zoe Beretta, giovane cantautrice emergente.

Tra uno stacco musicale e l’altro, ci saranno anche brevi interventi di chi ha vissuto il cantiere, e le loro considerazioni segneranno una giornata che vuol essere gioiosa e propositiva. Sarà un’opportunità di dialogo e di confronto, in cui tutti potranno esprimersi in merito, e da cui, si spera, scaturiranno suggestioni sul futuro delle politiche giovanili locarnesi. È stato dato uno spazio anche ai Laboratori creativi per grandi e piccini curati dal Teatro dei Fauni. Come durante il Cantiere della gioventù del 1971, domenica 29 maggio ci sarà un’area dove creare semplici marionette o figure tridimensionali con carta e cartoncino: uccelli, gatti, bruchi che si trasformano in farfalle, e tutto ciò che si vorrà inventare. Oppure si potrà dar vita alla propria creatività e fantasia con dipinti ad acquarello. Le opere prodotte potranno essere esposte durante l’evento.

I laboratori non necessitano di iscrizione e saranno animati da Vicky De Stefanis. Il gruppo organizzativo della celebrazione è formato da Michela Strozzega, Santuzza Oberholzer, Francesca Machado, Marina Guzman, Moreno Gilardi, Tom Kummer, Pietro Künzle e Peter Schrembs.

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