Locarnese

Alberi cittadini, a Locarno i dubbi di Verdi e Sinistra unita

Messa in sicurezza o disboscamento? Quesiti al Municipio sui tagli nelle aree urbane

Il bosco dell’Isolino
(archivio Ti-Press)
8 maggio 2022
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"Boschi cittadini: messa in sicurezza o disboscamento?". È il tema dell’interpellanza che "Sinistra unita" (primo firmatario Francesco Albi) e "I Verdi e indipendenti" (Francesca Machado-Zorrilla) hanno deciso d’inoltrare al Municipio di Locarno.

Nella premessa si ricorda che "all’inizio dello scorso mese di agosto si è scatenata su Locarno la forza degli elementi. Una tromba d’aria ha seminato distruzione nella zona che va dal Tennis al delta della Maggia, causando ingenti danni, fortunatamente solo materiali". Le conseguenze di questo eccezionale evento meteorologico non hanno colpito unicamente manufatti (il tetto dello stadio al Lido), ma anche e soprattutto la vegetazione che in quel comparto cittadino è straordinariamente abbondante. "Impressionanti sono state le immagini degli alberi piegati e alcuni anche sradicati dalla forza del vento. L’aumento di fenomeni estremi di questo tipo imputabili al surriscaldamento globale, come ad esempio anche lo scoperchiamento dell’hangar dell’aeroporto cantonale di Locarno avvenuto a luglio dello stesso anno, dovrebbe preoccupare ognuno di noi. Preoccupante appare anche la situazione attuale della superficie boschiva, in seguito alla cosiddetta ‘gestione attiva’ che il Municipio ha deciso di attuare per mettere in sicurezza le alberature danneggiate e di conseguenza coloro i quali approfittano di questi spazi". Le aree in questione svolgono infatti un ruolo importante nell’offerta ricreativa e di svago nella natura per i cittadini, oltre che a costituire l’ambiente vitale essenziale per una moltitudine di animali e piante.

Gli interpellanti pongono l’accento sull’importanza delle alberature nei contesti urbani: la vegetazione cittadine favorisce la biodiversità, ma ha pure funzioni termoregolanti, mantenendo l’aria più fresca nei periodi di canicola. Senza dimenticare che le piante assorbono anidride carbonica, polveri fini e inquinanti urbani.

"La scure Municipale – affermano Verdi e Sinistra unita – si è abbattuta spietata sul Bosco Isolino e su quello presso la Bolla Grande. Tant’è che ci si chiede se parlare di gestione del bosco sia corretto oppure se bisognerebbe piuttosto parlare di disboscamento. Emblematico è l’esempio del boschetto al mappale 6157, adiacente alla chiesa Sacra Famiglia, completamente raso al suolo fatta eccezione per le Palme". Palme che per altro sono considerate neofite invasive. Infine, critiche vengono avanzate pure sulla mancanza di informazioni ai cittadini per quanto riguarda la gestione del verde urbano.

Diverse le domande puntuali per il Municipio. Prima di tutto per sapere quanti alberi sono stati sradicati dal nubifragio dello scorso agosto e quanti sono stati danneggiati e quindi ritenuti pericolanti o pericolosi. Quante le piante abbattute su sedimi pubblici e quante su sedimi privati. Ma poi anche: "Esistono dei rapporti peritali? È stato elaborato un piano di ripristino dei boschi? Se sì, da chi è stato elaborato? Cosa prevede? Qual è il suo stato d’avanzamento?". L’interpellanza mira pure a ottenere informazioni sul mappale 6157 (privato), completamente disboscato: "La Città può fornire garanzie sul rimboschimento e assicurare che i confini del nuovo bosco saranno quelli precedenti?".
E più in generale, oltre a domandare che la popolazione sia informata sulla gestione del verde, "esiste a livello comunale un piano di gestione per la pianificazione delle attività selvicolturali, come auspicato dal Piano forestale cantonale?".

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