Locarnese

Biologia, un liceale locarnese trionfa alle Olimpiadi

Si tratta di Davide Petraglio che grazie al brillante risultato potrà prendere parte, con la squadra svizzera, alla sfida internazionale in Armenia

(Till Epprecht, Olimpiadi biologia)
26 aprile 2022
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Contare petali, sezionare zampe di maiali, manipolare geni: alle Olimpiadi di biologia molti giovani talentuosi affrontano le sfide più svariate. Dal 19 al 24 aprile, i migliori 17 fra gli iniziali oltre 1’800 candidati hanno partecipato alla finale nazionale a Berna. Quattro fra loro hanno vinto l’oro e, a luglio, rappresenteranno la Svizzera alle Olimpiadi internazionali di biologia (IBO) che si terranno in Armenia. Tra i quattro talenti in questione vi è anche Davide Petraglio, di Gordola, allievo del Liceo cantonale di Locarno, classificatosi al primo rango.

Una settimana in un camice da laboratorio

I partecipanti alle Olimpiadi di biologia devono possedere una cosa in particolare oltre alle conoscenze in biologia: la motivazione. Durante la settimana finale, eseguono da quattro a sei prove pratiche al giorno della durata di diverse ore ciascuna, le quali, nel loro insieme, costituiscono la valutazione finale dei partecipanti. I temi trattati nelle prove sono svariati e comprendono numerose discipline diverse, che spaziano dalla fisiologia delle piante, all’analisi delle proteine, fino alla paleontologia. Formule matematiche e linguaggi di programmazione fanno parte degli strumenti con cui i partecipanti si trovano confrontati, non certo meno di microscopi e pipette! Fra i tanti pratici a cui sono stati sottoposti, ce n’era per esempio uno sulla bioinformatica e un altro in cui occorreva calcolare matematicamente la diversità delle specie su alcune isole. I giovani biologi non hanno potuto tirarsi indietro neppure dinnanzi a zampe di maiale e stelle marine da sezionare o davanti a cavallette spillate. Nonostante le giornate molto piene, un momento è stato trovato anche per una pausa al barbecue o al tavolo da biliardo.

Il ‘dream team’ trilingue

Domenica pomeriggio ha avuto luogo la cerimonia di chiusura per le Olimpiadi di biologia. Dopo un breve riassunto della settimana finale appena conclusa, il professore universitario Benjamin Towbin ha raccontato la vita quotidiana dello scienziato. La tensione è cresciuta sempre più, raggiungendo il suo culmine nel momento in cui i risultati sono stati finalmente annunciati. Cosa è piaciuto di più ai partecipanti selezionati per la finale nazionale? «L’esperienza più bella è stata la prova pratica a proposito del batterio E.coli», risponde il primo classificato Davide, sollevando in altro il regalo fattogli dai volontari delle Olimpiadi di biologia: un soffice batterio E.coli di peluche.

Le Olimpiadi delle scienze, lo ricordiamo, promuovono i giovani, suscitano il talento scientifico e la creatività, e dimostrano che la scienza è emozionante. Ogni anno si svolgono dieci Olimpiadi: workshop, campi, esami e concorsi per oltre 4mila talenti in biologia, chimica, geografia, informatica, linguistica, matematica, filosofia, fisica, robotica ed economia.

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