Locarnese

Centro urbano Locarno, s’aguzzi la matita

Il Municipio decide di stanziare 1,3 milioni di franchi per la progettazione dell’intero cuore cittadino

Largo Zorzi sarà restituito ai pedoni
11 aprile 2022
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Il Municipio di Locarno ha approvato il messaggio, con la relativa richiesta di credito di 1,3 milioni di franchi, per la progettazione definitiva degli spazi pubblici del centro urbano. «Si tratta di un importante e decisivo passo nell’obiettivo di consegnare alle cittadine e ai cittadini di Locarno un centro rinnovato, maggiormente funzionale, bello e godibile», commenta il sindaco Alain Scherrer. E il municipale Bruno Buzzini, a capo del Dicastero ambiente, territorio e sport, gli fa eco: «Con questo messaggio andiamo a ridisegnare l’intero centro urbano. Un’area di oltre 40mila metri quadrati, caratterizzata da spazi molto diversi fra loro, che verranno tutti messi in relazione sulla base di un concetto unitario».

Un anno fa, era la fine di marzo del 2021, volgeva al termine il concorso di progetto degli spazi pubblici del centro urbano. Un progetto ambizioso, quanto doveroso, che non si limitava alla risistemazione di piazza Grande, di cui si parla da anni, ma dell’intero centro cittadino. Questo perché, nel tempo, Locarno ha vissuto grandi cambiamenti. Basti pensare alla nascita del PalaCinema, affacciato sulla piazzetta Remo Rossi, o ancora a Largo Zorzi, pregiato spazio che collega il lago a Piazza Grande, oggi completamente liberato dai bus in transito.

"La nouvelle belle époque"

A proposito va ricordato che l’apposita giuria, incaricata d’individuare la migliore proposta dei partecipanti al concorso, ha scelto il progetto "La nouvelle belle époque" della comunità di lavoro composta dallo studio WE Architetti di Lugano, unitamente a Pool Architekten, al consorzio Rotzler, Land e Linea Landscape architecture e dallo studio d’architettura Guscetti. A convincere, in particolare, la sensibilità espressa in questo progetto per ogni singolo spazio del centro urbano, che misura la bellezza di circa 43mila metri quadrati, pari a sette campi da calcio, individuando con altrettanta sensibilità ciò che va effettivamente sistemato e ciò che, invece, non deve essere toccato.

La giuria, presieduta dal sindaco Alain Scherrer, si era così espressa: "È opinione unanime della giuria che il tema fondamentale della sistemazione degli spazi pubblici di Locarno non sia solo Piazza Grande – che di per sé ha già una propria definizione e merita il risanamento, non necessariamente la sostanziale modifica – ma soprattutto i suoi estremi, piazzetta Remo Rossi e in particolare Largo Zorzi, che attraverso le nuove condizioni creatasi con lo spostamento delle linee del trasporto pubblico e con la pedonalizzazione assume ancor un altro significato rispetto al progetto Snozzi, che di questa condizione faceva il proprio tema portante".

Tra gli interventi principali previsti dal progetto de "La nouvelle belle époque", i più significativi riguardano appunto largo Zorzi, con la formazione di una fascia alberata che dalla magnolia della Posta giungerà fino al Debarcadero. Qui è prevista anche la posa di una grande panca monolitica completata da una fontana a livello della pavimentazione e con getti verticali, in modo da non ostacolare l’utilizzo dell’area per manifestazioni. Il tutto, inoltre, in un concetto che mira a trasformare Largo Zorzi in un vero e proprio spazio d’incontro pregiato nel pieno centro di Locarno e affacciato sul Verbano. Se per gli adiacenti giardini si prevede il recupero del disegno originale, il Municipio ha inoltre suggerito d’inserire in Largo Zorzi un’area gioco per i bambini e/o una palestra all’aperto, sulla falsa riga di quella presente al Parco della Pace. «Non pensiamo ad aree recintate o separate da ciò che sta attorno, ma integrate e liberamente fruibili dal pubblico», spiega a proposito Buzzini.

C’è poi il salotto cittadino. Piazza Grande ha già un suo carattere distintivo, invidiato da moltissime altre località svizzere. Dunque, si prevede un intervento assai delicato, lavorando esclusivamente sulla pavimentazione unitaria delle terrazze degli esercizi pubblici e sull’illuminazione. Mentre per l’acciottolato della piazza stessa i futuri lavori alle sottostrutture permetteranno di apportare i giusti correttivi e di adeguare le pendenze dove necessario. L’area di via Trevani, via Ciseri e piazza Muraccio a sua volta sarà caratterizzata da spazi e filari alberati. Alberature che, assieme a una fontana, caratterizzeranno infine anche piazzetta Remo Rossi.

La lista delle spese

L’Esecutivo – si legge in una nota stampa – "ha scelto, con questo messaggio, di unificare le fasi della progettazione di massima e definitiva, per accelerare i tempi sul fronte politico. Progettazione che si stima, una volta avallato il credito di 1,3 milioni di franchi da parte del Consiglio comunale, durerà all’incirca 12 mesi. L’esecuzione dei vari interventi, per i quali saranno successivamente richiesti i vari crediti di realizzazione, è prevista a tappe sull’arco di più anni, coinvolgendo nel contempo, già durante la progettazione, tutti i portatori d’interesse, come organizzatori di eventi, esercenti, proprietari privati e così via. Le attuali stime degli investimenti per l’intero centro urbano indicano una cifra complessiva di 15,3 milioni di franchi, compresa la sistemazione della pavimentazione di Piazza Grande (due milioni circa) e gli adattamenti delle uscite e della soletta dell’autosilo in Largo Zorzi (tre milioni), da inserire nel rinnovato contesto del centro urbano".

«L’idea è quella d’iniziare dalle due estremità, ovvero prima Largo Zorzi e poi piazzetta Remo Rossi, per poi spingerci verso il centro», termina Buzzini.
Con la presentazione di questo messaggio, l’Esecutivo dimostra la sua ferma volontà di concretizzare senza ulteriori indugi una riqualificazione essenziale del cuore di Locarno. Riqualificazione che – ricorda in conclusione il Municipio – "si lega ad altri progetti strategici di grande impatto e legati a questo comparto cittadino. Si pensi alla ristrutturazione del Castello Visconteo, per il quale giungerà nel prossimo futuro l’apposita richiesta del credito di progettazione, e all’insediamento del Museo cantonale di storia naturale nell’area di Santa Caterina. Per quest’ultimo progetto il Cantone ha appena approvato il bando del concorso d’architettura. Mentre il Comune, dal canto suo, ha già licenziato il messaggio concernente la relativa variante di Piano regolatore".

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