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Nuovi campi all’Isolino e uno ‘step’ oltre il volontariato

Significativi cambiamenti al Tennis Club Locarno, che si prepara per importanti investimenti alle infrastrutture in parte obsolete

Nel 2025 è previsto il rifacimento completo dei campi all’Isolino
(Ti-Press)
7 aprile 2022
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Il rifacimento completo dei campi all’Isolino nel 2025, per un investimento di 530mila franchi; ma prima ancora, nel 2023, la sostituzione del tappeto alla Morettina, che costerà circa 150mila franchi. Sono solo due degli impegni finanziari che il Tennis Club Locarno si dovrà assumere nei prossimi anni, non potendo evitare che essi si ripercuotano sia sui contributi richiesti ai soci, sia agli ospiti che affittano i campi.

Il "pacchetto" è stato presentato ai soci riuniti in assemblea dalla presidente Elena Zaccheo, che ha però aperto il suo intervento ricordando la scomparsa del suo predecessore Alvaro Mellini. «È stato difficile prendere in mano la sua eredità, poiché lui era l’anima, l’essenza stessa di questo club – ha sottolineato –. Il campo numero 1 è intitolato a lui, cosicché anche le future generazioni potranno conservarne un grato e indelebile ricordo. Siamo certi che il suo spirito e il suo lascito morale ci guideranno al meglio per il bene del Tennis Club Locarno».

‘Adeguarci ai tempi che cambiano’

Riguardo alla preannunciata modifica dell’assetto organizzativo del sodalizio «per far fronte con continuità alle necessità operative attuali e future», Zaccheo ha ricordato che «in passato la suddivisione dei compiti tendeva a gravare la parte volontaristica anche di impegni praticamente di tipo professionale. Il mondo delle organizzazioni senza scopo di lucro, le persone che ne fanno parte e la percezione delle funzioni in seno a queste associazioni sono profondamente mutate nel tempo. Oggigiorno non è più possibile gestire una piccola azienda come la nostra con il solo spirito di volontariato: il tempo e l’energia richiesti, le complicazioni burocratiche, il costante ingrandirsi del club stesso non lo consentono».

Ciò, unito ad alcuni cambiamenti in seno al comitato, determina «l’esigenza di adeguare l’organizzazione alle mutate esigenze», rafforzando appunto la parte "professionale". In questo senso, l’intera gestione amministrativa è stata affidata alla segretaria Arianne Torti, che si occuperà quindi anche degli aspetti contabili e finanziari. Per farlo, è necessario aumentarne il grado di occupazione ed è stata ritenuta auspicabile l’entrata in comitato. Un comitato che risulta snellito rispetto al precedente, ed è ora formato, oltre che dalla presidente e dalla già citata Torti, da Ivan Baroni (vicepresidente), Luca Foster, Fabio Invernizzi, Stefano Maggi, Fabiano Mellini e Domenico Passalia.

Sempre in tema di riorganizzazione del club, Zaccheo ha toccato altri due ambiti considerati cruciali: il servizio ai soci e agli ospiti e la gestione delle infrastrutture nel breve, medio e lungo termine. Per quanto riguarda il primo aspetto, compatibilmente con la meteo verrà allungata la stagione sui campi esterni considerando una possibile finestra di apertura tra marzo e novembre. Inoltre, verrà introdotta la fruizione annuale dei campi della Morettina con un sistema di controllo degli accessi e di sorveglianza e sarà migliorato e concentrato il servizio di ristorazione all’Isolino, dove sarà ubicato il vero Club House.

‘Non è il momento di fare gli struzzi’

In merito alla questione infrastrutturale, la presidente ne ha rilevato l’inevitabile obsolescenza tecnica e l’invecchiamento. «Si tratta quindi di prendere coscienza dell’evoluzione dello stato delle strutture mobili e degli immobili e di pianificarne la manutenzione ordinaria (corrente) e quella straordinaria», ha notato Zaccheo, ricordando che Fabiano Mellini e Stefano Maggi hanno allestito un "check-up" delle infrastrutture «individuando tempi, modi e costi degli interventi».

Per altro, ha aggiunto, «i ritardi accumulati sono in parte notevoli, anche se non del tutto sorprendenti; gli importi sono considerevoli; ed è inutile, anzi dannoso, fare come lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia. Occorre intervenire senza se e senza ma». Per far fronte agli interventi necessari saranno come detto chiamati alla cassa anche soci e utenti, con un «inevitabile» aumento del contributo annuale e del prezzo dei campi. Oltre a questo, ha concluso la presidente, «faremo capo ovviamente anche a contributi, sussidi, sponsor e donazioni. E se necessario ricorreremo al debito verso terzi, banche o istituzioni che siano».

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