Locarnese

Gordola, la scure sul sociale fa arrabbiare i comunisti

La sezione del Locarnese: “Plr sempre più a destra e Lega con le solite fallimentari ricette di austerità di moda in Europa”

Il legislativo ha fatto le sue scelte
(Ti-Press)
3 febbraio 2022
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Sui tagli nel sociale operati dal Consiglio comunale di Gordola nell’ambito del preventivo prende posizione il Partito comunista, sezione del Locarnese. Lo fa condannando “con rabbia i pesanti tagli alla spesa sociale” in conti “che presentavano peraltro un avanzo d’esercizio di quasi 120mila franchi”.

Il blocco compatto composto da Lega-Udc/Plr “ha fatto passare tutti e 35 gli emendamenti proposti al preventivo del Comune, andando così a tagliare prestazioni sociali che venivano stanziate da oltre trent’anni, ad esempio gli 80mila franchi di contributi complementari Avs per gli anziani (i ‘noss vecc’), ma anche prestazioni di origine più recente come la figura dell’operatore sociale, su cui anche il nostro consigliere comunale Alberto Togni (attuale presidente del legislativo di Gordola) aveva depositato più di un’interpellanza per valutarne un potenziamento”, scrive il Pc. Insomma, conclude, “anche nella ‘piccola’ Gordola si ripropongono le medesime dinamiche in atto a livello cantonale: un Pl(r) sempre più a destra e una Lega che, al di là della retorica anti-europeista, finisce invece costantemente per riproporre le medesime e fallimentari ricette di austerità che sono molto di moda proprio nell’architettura europea, a dimostrazione dell’inganno di chi parla ancora di ‘anima sociale’ di quel movimento”.

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