Locarnese

Incendio nel Gambarogno, arrivano i Canadair dall’Italia

È arrivata l’autorizzazione italiana che permette ai due aerei d’intervenire sul territorio svizzero. Per il momento, il fuoco cammina verso il confine

(Ti-Press)
1 febbraio 2022
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L’incendio «non si è sviluppato su un fronte unico, ma è frammentato», spiega un nostro giornalista recatosi in zona di Fosano, dove è stato convocato dalla Polizia cantonale un incontro stampa per gli aggiornamenti sul vasto rogo che per il terzo giorno di fila sta mangiando ettari di area boschiva. Essendo spezzettato il lavoro delle squadre dei pompieri di montagna va suddiviso su più linee d’intervento, quindi è più complesso (difficoltà maggiore a casa del vento), ciò è determinato dall’orografia del territorio che è «caratterizzata anche da valli minori». Il rogo è impressionante e sembra che gli interventi possano protrarsi per giorni ancora.

(Video: Pagina Instagram Polizia Cantonale)

Sul fronte del fuoco: 30 pompieri di montagna, sei velivoli e due Canadair italiani

Le fiamme continuano a divampare sul Monte Gambarogno, lo fanno quasi ininterrottamente da più di 50 ore dallo scoppio dell’incendio sull’alpe di Neggia, nella notte fra sabato 29 e domenica 30 gennaio. Le forti raffiche ventose (alzatesi già ieri nel primo pomeriggio) e il perdurare del tempo secco rendono l’operazione di spegnimento difficoltosa all’alacre lavoro delle squadre dei pompieri di montagna dei Corpi di Bellinzona e Gambarogno – 30 gli uomini impegnati sul fronte –, coadiuvati da quattro velivoli civili, due Superpuma dell’Esercito svizzero – che da stamane sorvolano e lanciano acqua sulla vegetazione in combustione – e da oggi alle 14 anche di due Canadair italiani in dotazione alla Protezione civile italiana. Di poco tempo fa infatti è l’autorizzazione italiana agli aerei anfibi bimotore di volare in territorio svizzero; i due velivoli hanno una portata d’acqua fino ai seimila litri, che possono liberare a ogni lancio.

Domani, aggiunge il collega inviato, verrà «valutato se usare o meno ancora i Canadair italiani (provenienti da Genova) nell’intervento. Bisognerà verificare l’efficacia del loro aiuto».

All’ora di pranzo la Polizia cantonale aveva comunicato che la “situazione è sostanzialmente invariata, tuttavia il fronte del fuoco sta scendendo, in direzione del confine (località Sant’Anna).

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