Locarnese

Locarno, Progetto di prossimità: uno strumento essenziale

Il Municipio pubblica il messaggio inerente alla Convenzione fra Città e Fondazione il Gabbiano per colmare la lacuna in ambito di politica giovanile

Da Brissago a Cugnasco-Gerra: il Progetto di prossimità dovrà essere mobile come lo sono i giovani
(Ti-Press)
21 gennaio 2022
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“L’evoluzione della situazione e dei bisogni dei giovani impone ai territori di dotarsi di risorse alternative, più flessibili e informali, per rispondere alle nuove forme di disagio giovanile”, con questo presupposto il Municipio di Locarno ha pubblicato il suo messaggio in cui chiede al legislativo di approvare la Convenzione tra il Comune di Locarno e la Fondazione il Gabbiano per la fase di sviluppo del Progetto di prossimità del Locarnese. Come Mendrisiotto, Malcantone e Bellinzonese, anche il Locarnese vuole dotarsi di un progetto di lavoro di prossimità con i giovani.

I fatti di cronaca accaduti negli ultimi mesi in centro città hanno spinto le autorità – non solo locarnesi, ma anche di altri dodici comuni facenti parte del Convivio dei sindaci del Locarnese (Cisl) – a chinarsi una volta di più sulla questione giovanile, con particolare attenzione alle situazioni di disagio, nonostante “la fitta rete di attori pubblici e privati che si occupa dei giovani”.

Nel messaggio è sottolineato come questo percorso vada fatto con un “approccio di prossimità, anello mancante della rete dei servizi della regione del Locarnese, che permetterà di raggiungere e coinvolgere meglio i giovani, specialmente quelli più a rischio”, si legge. Questo tipo di approccio verrà portato e sviluppato nella nostra regione attraverso la Collaborazione con la Fondazione il Gabbiano (circa quattro settimane fa avevamo anticipato il discorso con Edo Carrasco, che ne è il direttore), forte della conoscenza del territorio e di esperienza in materia giovanile guadagnata sul campo in altri centri del cantone. Inoltre, a questo verrà accompagnato l’innovativo approccio che coinvolge i pari (“peer-to-peer”).

“La Convenzione permette alla nostra regione, una delle ultime in Ticino sprovvista di tale approccio, di dotarsi di questo strumento, attraverso la Collaborazione con la Fondazione il Gabbiano (…). La portata regionale della convenzione è indispensabile, vista la mobilità dei giovani e la responsabilità condivisa di prendersi cura delle persone che sono la garanzia del nostro comune benessere futuro”, scrive quindi il Municipio. Lo ricordiamo della Cisl fanno parte Ascona, Brione sopra Minusio, Brissago, Cugnasco-Gerra, Gambarogno, Gordola, Locarno, Losone, Minusio, Muralto, Orselina, Ronco sopra Ascona, Tenero-Contra.

Per i prossimi quattro anni gli operatori del Progetto di prossimità lavoreranno nella regione a contatto coi giovani (dai 15 ai 30 anni), mirando a “prevenzione e accompagnamento nell’inserimento sociale, formativo e/o professionale dei giovani più a rischio”, agendo però in modo tale da avvicinarli in maniera informale e immediata, senza giudizio e imposizioni di sorta, affinché possano sentirsi sicuri, ascoltati, liberi, autonomi, valorizzati, ritrovando magari quella fiducia persa nei confronti degli adulti, di coloro che dovrebbero essere punti di riferimento.

Annualmente al Gabbiano sono richiesti due rapporti sull’andamento del progetto; l’operato della Fondazione verrà altresì monitorato da un Gruppo politico di accompagnamento, composto dai municipali delegati della Cisl. A questo Gruppo è demandato un rapporto annuale con consuntivo. Dopo i quattro anni di questa fase pilota (la cui sede sarà a Locarno), verrà effettuata una valutazione complessiva al fine di comprendere se la Convenzione possa essere trasformata in durata indeterminata.

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