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Intragna, Centrale termica dalla salute di... Fer

L’impianto di teleriscaldamento in zona Vallare ha chiuso l’esercizio 2020 con un attivo. Ma è grazie soprattutto al contributo sulle rinnovabili

29 dicembre 2021
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Una “caldaia” il cui indicatore dal rosso passa al verde. Per la seconda volta dalla sua messa in servizio, nella primavera del 2016, l’impianto a cippato (ovvero ricavato da grandi scarti delle lavorazioni forestali) d’Intragna chiude con un avanzo di esercizio che, per il 2020, è di poco inferiore ai 19mila franchi. Lo si evince dal rapporto di gestione votato dall’Assemblea della Centovalli E Più Sa nelle scorse settimane. Il risultato positivo, però, non deve troppo illudere. “Ciò è stato possibile grazie al contributo dell’azionista di maggioranza – il Comune delle Centovalli – che attingendo al Fondo energie rinnovabili (Fer) ha versato un contributo significativo di 60mila franchi. Oltre a ciò, ha contribuito alle cifre nere un contenimento delle spese”, si legge nel documento.

In particolare, vi è stata una diminuzione dell’onere degli ammortamenti contabili a seguito della rinuncia del prestito postergato di mezzo milione avallata dal Consiglio comunale. Questa rinuncia ha permesso alla società che gestisce le caldaie di compensare le perdite a bilancio accumulate negli anni (circa 143mila franchi) e di ridurre il valore delle immobilizzazioni a titolo di ammortamento straordinario per poco meno di 357mila franchi.

Sul fronte degli introiti, i ricavi della vendita di energia all’utenza sono sostanzialmente rimasti uguali; da settembre 2020, con l’introduzione del parchimetro digitale (parking-pay) è stato possibile un recupero almeno parziale sul fronte delle entrate per l’utilizzo del parcheggio in zona Vallare.

Accrescere la redditività delle caldaie

Per migliorare la redditività dell’impianto che produce calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria, si sono intrapresi nel settembre 2020 alcuni accorgimenti tecnici e informatici sia in centrale, sia presso la Casa anziani San Donato, principale beneficiario e cliente della Centovalli E Più Sa. Ciò ha portato a una migliore gestione della distribuzione di calore in rete; un primo bilancio lo si potrà trarre alla fine del corrente anno.

Sempre lo scorso anno il Cda ha deliberato i lavori per la posa di un impianto fotovoltaico sul tetto della centrale, in modo da sfruttare l’energia solare. Ben 79 pannelli da 144 metri quadrati e una potenza di poco meno di 30 kWp garantiranno una produzione di 31’106 kWh all’anno. Entrato in servizio a marzo 2021, grazie all’autoconsumo ha reso possibile una sensibile diminuzione del costo della fornitura di energia elettrica. Anche in questo settore, un primo bilancio sommario lo si potrà avere con la fine del corrente anno.

Nuovi allacciamenti

Sul fronte dei nuovi allacciamenti, nel 2020 sono iniziati i lavori per l’estensione della rete in via Asilo Vecchio, con quattro nuove abitazioni primarie servite quest’anno e una predisposizione. L’investimento lordo è stato di 118mila franchi, mentre quello netto a carico della società è stato di 20mila franchi. L’opera è attualmente ultimata. Affinché il teleriscaldamento dimostri la sua efficacia, lo ricordiamo, è necessario alimentare delle utenze concentrate in un’area ben definita, come un quartiere residenziale, un’area commerciale o un insieme di utenze pubbliche prossime tra loro (scuole, palazzi amministrativi o impianti sportivi) e che abbiano una richiesta di calore abbastanza costante durante tutto l’anno o per lunghi periodi. Non è quindi redditizio realizzare una rete di teleriscaldamento per collegare utenze isolate, sparse o con necessità di fruizione occasionali. A titolo indicativo, la centrale è in grado di riscaldare l’80% degli edifici del nucleo d’Intragna.

Fornitura di cippato

Nel frattempo, il contratto di fornitura della materia prima è giunto a scadenza e si è proceduto ad aprire un nuovo concorso per l’approvvigionamento a partire dal 2022, in ossequio alla Legge sulle commesse pubbliche. Lo stesso bando, come si ricorderà, era stato al centro di un ricorso, respinto, da parte di una ditta che ne aveva contestato i criteri di scelta. Verosimilmente il prezzo del cippato diminuirà, permettendo alla Sa di ridurre il costo di fornitura rispetto a oggi.
Per quanto concerne l’impiego dell’utile a bilancio, infine, il Consiglio di amministrazione ha proposto di versare mille franchi nelle riserve. Idea accolta. Dell’utile annuo realizzato dalla società anonima, infatti, il 5% deve per legge essere destinato alle riserve fino a raggiungere una quota del 20% del capitale azionario. I 17mila franchi rimanenti saranno contabilizzati quale utile riportato senza attribuzione di dividendi.

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