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Progetto intercomunale per valorizzare la golena del Verzasca

I Comuni di Gordola e Tenero aspetteranno la conclusione dello svuotamento del bacino idroelettrico per manutenzione alla diga, iniziato l’1 dicembre

Lo svuotamento del bacino idroelettrico è iniziato lo scorso 1° dicembre. Programmato in due fasi per lavori di manutenzione, il ago sarà completamente secco a inizio febbraio
(Ti-Press/Alessandro Crinari)
31 dicembre 2021
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«Si tratta di un’area molto importante dal profilo paesaggistico, ma anche da quello dello svago», osserva il sindaco del Comune di Gordola Damiano Vignuta. Vignuta fa riferimento alla vasta area golenale che va dal piede del bacino idroelettrico di Vogorno alla foce del Verzasca (circa 4,5 chilometri di fiume), che in futuro sarà interessata da un progetto di riqualifica. I Comuni di Gordola e Tenero-Contra sono partiti da due considerazioni di fondo: «È un’area in cui è opportuno investire nella valorizzazione, sia negli aspetti ambientali, sia in quelli di fruibilità, anche sulla scorta di quanto è emerso dalla situazione pandemica: ovvero la riscoperta di un territorio vicino a casa da vivere e (ri)scoprire». L’area, continua il sindaco, «è importante per il nostro Comune, tenuto conto che è vicina a Centro sportivo, parco avventura, centro tennistico e confina con le Bolle di Magadino; quindi se riqualificata può diventare più attrattiva, di conseguenza sarà un valore aggiunto della regione».

Valorizzare, ma non stravolgere

«Sono contento che si metta mano a quel tratto di fiume, ora poco più di un rigagnolo (il deflusso della diga – un metro cubo di acqua al secondo – infatti si disperde nel letto del fiume; ndr)», ammette René Grossi, capodicastero Servizi urbani e verde pubblico, nonché municipale di Gordola e responsabile del progetto intercomunale di riqualifica della golena del fiume Verzasca. Il progetto – di cui si accenna nel periodico ‘TeneroInContra’ di novembre e gode di finanziamenti pubblici – è stato demandato dai Comuni di Gordola (capofila) e Tenero-Contra, cui partecipano anche operatori degli studi EcoControl Sa e Beffa Tognacca Sagl. Trattandosi di una vasta area di territorio naturale compresa in parte anche nel sito protetto delle Bolle di Magadino, nell’elaborazione dell’intervento sono stati coinvolti enti e aziende, nonché l’Ufficio dei corsi d’acqua del Dipartimento del territorio: «Un progetto con cui si mira a valorizzare il comparto (svolgendo anche lavori di pulizia) e le strutture presenti, che hanno una ventina d’anni, rendendolo maggiormente fruibile», chiarisce Grossi. Per il momento, è stato elaborato un progetto di massima, che verrà visionato dagli enti interessati – Comuni sopraccitati, la Fondazione Bolle di Magadino, Cantone, forestale –. Questi hanno tempo fino a metà febbraio per fare le proprie osservazioni, che porteranno dunque alla stesura del progetto definitivo.

La riqualifica ha lo scopo di valorizzare quanto già esiste senza stravolgimenti, incanalando dove serve l’afflusso d’acqua, spiega in grandi linee il municipale di Gordola. I punti cardine dell’operazione, li ripetiamo, sono paesaggio e natura (con i vincoli di salvaguardia per biotopi e zona protetta), nonché particolare attenzione è focalizzata sulla sicurezza idraulica e sulla fruibilità. Per quanto concerne il territorio gordolese, illustra Grossi, fra gli altri interventi si procederà alla realizzazione di punti d’incontro, costruendo anche delle strutture igieniche. Il municipale anticipa ancora che sulla sponda di Tenero verrà sistemato il Percorso vita. In più, aggiunge, si vorrebbe portare avanti una manutenzione ordinaria periodica (potatura), come mantenimento. Ma non è tutto. Fra gli scopi dell’operazione anche la lotta alle neofite. Tuttavia nello specifico è ancora prematuro continuare nell’elenco dei lavori, ribadisce, perché va attesa la versione definitiva del progetto di riqualifica. Inoltre, per il momento «dobbiamo attendere la fine dell’intervento alla diga. A metà febbraio faremo le debite osservazioni sul campo. Verosimilmente, comunque, i lavori di riqualifica dovrebbero partire dall’autunno del prossimo anno», chiosa Grossi.

Lavori di manutenzione alla diga

Nonostante non rientri nel progetto di riqualifica, sarà interesse degli enti coinvolti tenere conto dell’operazione, in due fasi, di svuotamento del bacino idroelettrico della Verzasca fra dicembre 2021 e febbraio 2022, autorizzata dal Dipartimento del territorio lo scorso mese di ottobre. La prima tappa – dallo scorso 1° dicembre al 10 gennaio 2022 – abbasserà il livello dell’acqua del lago da 390 metri sul livello del mare a 350. Prima fase che non dovrebbe avere conseguenze sull’ambiente perché non smuoverà materiale dal fondale. Dal 24 gennaio al 5 febbraio 2022, verrà attuata la seconda tappa di svuotamento aspettando la schiusa delle uova di coregone. In questo frangente è possibile che sedimenti di materiale fangoso (limo e sabbia) vengano smossi. L’intervento di svuotamento – che sarà monitorato con costanza dalla Verzasca Sa di Lugano – è necessario affinché lavori di controllo e revisione dell’impianto possano essere svolti per garantire la sicurezza. Lavori considerati urgenti, tenendo conto che l’esercizio della struttura supera i 55 anni (la “durata di vita” media d’impianti simili è di 20-40 anni).

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