Locarnese

Locarnese, un messaggio di speranza dalla Terrasanta

La fiamma proveniente dalla basilica della Natività di Betlemme è giunta a Vienna e da lì inviata in vari Paesi europei. A Losone giungerà giovedì

(©Verein Friedenslicht Schweiz/Vreni Stählin)
14 dicembre 2021
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È ormai diventata un atteso segnale di speranza proveniente da una terra dove la resilienza è questione quotidiana. Un simbolo di speranza da condividere camminando verso il Natale. È la Luce della pace, che in queste ore è nuovamente giunta nel Locarnese, superando – come lo scorso anno – tutte le difficoltà della pandemia. Prelevata dalla fiamma perenne che arde nella basilica della Natività di Betlemme, è stata trasportata in aereo fino a Vienna e dalla capitale austriaca è stata suddivisa in decine di fiammelle, inviate verso le destinazioni finali situate in una trentina di Paesi europei e di Oltreoceano. In Svizzera la luce è giunta per la prima volta nel 1993 e ora i cosiddetti “punti d’appoggio” hanno ormai superato i duecento. Alcuni, come detto, saranno nel Locarnese, ma aperti anche a coloro che provengono da fuori regione. La prima candela ad accendersi grazie alla fiamma della Terrasanta sarà quella nella chiesa di San Lorenzo a Losone, dove giovedì sera alle 20 si apriranno gli eventi per la Novena. Qui la Luce della pace sarà presente fino al 2 febbraio, disponibile per tutti. Nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Ascona la fiammella sarà presente a partire da venerdì e vi si potrà attingere ogni giorno. In occasione della Novena è anche prevista una distribuzione nei quartieri del borgo (per informazioni su luoghi e orari ci si può rivolgere alla Parrocchia). Infine la fiamma di Betlemme – da portare, condividere e custodire a casa durante le festività, in segno di pace e speranza – sarà presente durante le messe del 24 dicembre alle 18 a Intragna e Loco e del 25 alle 9 a Golino e Vergeletto e alle 10.30 a Borgnone e Russo. Come da tradizione l’evento sarà affiancato da un’azione di sostegno per Infanzia missionaria a favore di progetti nella Guinea-Cornaky. I fondi raccolti saranno destinati a un orfanotrofio che ospita piccoli fino ai 6 anni e a un foyer per un centinaio di ragazze in difficoltà, cui sono garantiti sostentamento e formazione.

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