Locarnese

Ponte Brolla si ‘attrezza’ per l’arrampicata

Tra gli investimenti pubblici inseriti nel preventivo di Terre di Pedemonte vi è anche il progetto di riqualifica dell’ex sedime (laghetto) Aet

24 novembre 2021
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Un preventivo 2022 che dovrebbe chiudere con un disavanzo d’esercizio contenuto e che non turba affatto i sonni delle autorità di Terre di Pedemonte. Comune finanziariamente virtuoso, quello delle Tre Terre non rinuncia dunque a investire in opere di pubblica utilità. Tra quelle di maggior rilievo inserite nel documento contabile che il Legislativo dovrà approvare a dicembre, segnaliamo la progettazione della passerella ciclopedonale tra Verscio e Tegna, la pianificazione del trasferimento degli alunni dell’asilo nel comparto delle Scuole elementari e il posteggio nell’ex laghetto Aet, a Ponte Brolla. Un fondo, quest’ultimo, sul quale il Municipio vorrebbe poter edificare un piccolo centro servizi per lo svago e il turismo. L’area, come noto, è meta ambita soprattutto degli appassionati di arrampicata (molti dei quali provenienti da oltre Gottardo) e oggi non dispone nemmeno dei servizi igienici. Del tema, lo ricordiamo, si discute da diverse legislature. Come qualcuno forse ricorderà, già l’allora Municipio di Tegna aveva elaborato una variante di Piano regolatore per definire l’assetto di quest’area. L’accordo preso a suo tempo con l’Aet prevedeva che, una volta eliminato il laghetto in disuso e a conclusione della deponia, il sedime in questione conservasse la sua funzione pubblica.

Area di svago servita da bus, treno e pista ciclabile

Un discorso che l’attuale Municipio ha quindi rilanciato e fatto suo, conscio dell’attrattiva del luogo (servito da autobus, pista ciclabile e treno della Centovallina) non solo per la palestra di roccia, bensì per i suoi grotti, i ristoranti e le gole della Maggia. Tra le offerte, come detto, vi è pure l’arrampicata all’aperto, disciplina che richiama settimanalmente frotte di appassionati (e pure militari per l’addestramento). Per questa ragione il Municipio lo scorso quadriennio ha commissionato uno studio (compito assegnato a una ditta specializzata di Zurigo) che gli permettesse di meglio inquadrare il “fenomeno”. Dalla valutazione, che ha coinvolto tutti gli operatori della zona, è emersa la necessità di mettere a disposizione degli sportivi/turisti un minimo di offerta infrastrutturale (piccolo snack bar, servizi igienici con docce, saletta teoria). Il tutto senza, ovviamente, originare concorrenza con gli esercizi pubblici dell’area. Parallelamente dovranno essere ricavati anche dei posteggi da mettere a disposizione dei frequentatori dell’area. Per capire come strutturare l’edificio e l’offerta l’Esecutivo si è rivolto a un architetto che dovrà presentare un piano d’intervento con le proposte del caso. Parallelamente si sta pianificando di accrescere la sicurezza della pista ciclabile che dalla campagna di Tegna conduce al raccordo con la Vallemaggia. L’idea, come noto, è di togliere le bici dalla strada cantonale in zona case Margaroli, sfruttando il tracciato in parte sterrato che costeggia proprio l’ex laghetto Aet.

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