Locarnese

Defibrillatori, per Lega e Udc bisogna accelerare i tempi

Elaborata interrogazione di Valérie Camponovo e cofirmatari per intensificare i lavori di posa e formazione da parte della Città di Locarno

Salva delle vite
(Ti-Press)
29 ottobre 2021
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“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Si apre con una citazione di Saint-Exupéry, l’interrogazione di Lega e Udc a Locarno sulla “politica del cuore”. La domanda posta al Municipio è se si stia facendo abbastanza.

Il primo riferimento è alla mozione socialista di Pier Mellini sulla questione dei defibrillatori negli stabili comunali; mozione ancora inevasa. “I defibrillatori presenti sul territorio di Locarno restano ancora troppo pochi e, soprattutto, mancano in alcuni punti dove sarebbero veramente preziosi – si legge nell’interrogazione (prima firmataria Valérie Camponovo) –. Ogni anno in Svizzera circa 8’000 persone sono colpite da arresto cardiocircolatorio. Circa il 5% sopravvive a questo evento. Con misure di rianimazione immediate e la defibrillazione, le probabilità di sopravvivenza vengono notevolmente aumentate. In questo 5% c’è compreso anche il mio papà, ed è forse anche per questo che mi ritengo particolarmente sensibile all’argomento. In Ticino annualmente si verificano tra i 250 e i 300 arresti cardiaci improvvisi. A ogni minuto di ritardo nella rianimazione, la probabilità di successo si riduce del 7-10%. Un grande contributo per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita del paziente colpito da ACI è dato dalla possibilità di mettere in atto quanto prima le misure salvavita e la rianimazione cardiopolmonare (Bls) associate all’impiego di defibrillatori automatici esterni (Dae) da parte di soccorritori/trici laici/che adeguatamente formati”.

Poi al Municipio vengono poste diverse domande sulla direzione che intende prendere, magari partendo da una presa di contatto con Ticino Cuore, coinvolgendo anche le Associazioni di quartiere e, tramite il Salva, organizzare corsi di formazione.

“Penso che su questo tema così delicato bisognerebbe cercare di smuovere le cose il più presto possibile – conclude Valérie Camponovo, spalleggiata da Omar Caldara, Gianni Guerra, Maila Santoni, Bruno Baeriswyl, Mariana Ballanti e Kevin Pidò –. Perché, quando si parla di far ripartire il battito di un cuore, il tempo è veramente prezioso. Stiamo parlando di installare, nei punti sensibili della città, in particolare negli stabili comunali, dei defibrillatori che andrebbero a salvare delle vite. Penso proprio che non ci sia nulla di ‘più prioritario’, a favore della collettività”.

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