Locarnese

Variante per il Castello del Sole, primi ‘sì’ da Locarno

La proposta raccoglie il consenso della Commissione della gestione, con un’aggiunta del rapporto di minoranza sulla scia di Ascona

Il cinque stelle situato tra il territorio di Ascona e quello di Locarno
(Ti-Press)
20 ottobre 2021
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Dopo il nullaosta del Consiglio comunale di Ascona, presto sarà discussa anche dal legislativo di Locarno la variante di Piano regolatore (Pr) della Città di Locarno per l’istituzione di una zona a destinazione vincolata a contenuti alberghieri per il Castello del Sole-Terreni alla Maggia; un cinque stelle che, come noto, è situato sul confine tra il borgo e la città.

La proposta, per Locarno, comprende anche lo stanziamento di un credito di 510mila franchi quale contributo pecuniario per compenso agricolo e l’approvazione della Convenzione tra la Città e la Terreni alla Maggia Sa; quest’ultima si assumerà il contributo.

La maggioranza della Commissione della gestione di Locarno nel suo rapporto (relatrice è Barbara Angelini Piva del Ppd) aderisce alla proposta, ricordando che l’obiettivo è sanare una situazione preesistente, a oggi non ancora regolamentata. Una parte di terreno in pratica già oggi è usata a scopo alberghiero. Di più: “La proposta pianificatoria è stata condivisa e coordinata con il Cantone, che ha già dato il suo consenso, e con il Comune di Ascona, che pure ha già accolto favorevolmente la procedura”. E ancora: l’operazione nasce dalla “volontà dei proprietari di tutelare territorio e paesaggio, essendo questi elementi significativi della loro offerta alberghiera (Castello del Sole) e agricola (Terreni alla Maggia)”. I progetti alberghieri previsti raccolgono ampio consenso per “l’eccellenza della struttura, fiore all’occhiello tra gli alberghi svizzeri, che attira un turismo di qualità sul nostro territorio, rafforzandone l’attrattiva e il ritorno economico, e offre posti di lavoro a quasi 200 persone”. Per quanto riguarda la compensazione reale del terreno che verrà sottratto all’agricoltura, il rapporto ricorda che è prevista entro tre anni. Quando avverrà, l’importo di 510mila franchi verrà restituito.

Anche il rapporto di minoranza, firmato da Marko Antunovic (I Verdi), non solleva particolari obiezioni alla variante. Chiede solo un adeguamento a quanto deciso da Ascona, escludendo dalla destinazione futura “utilizzazioni abitative o lavorative durature”. Per quanto riguarda la sottrazione di suolo agricolo, pure Antunovic pone l’accento sull’importanza di una compensazione reale. Un’area adatta è già stata individuata: “Riteniamo quindi importante che il Municipio inserisca a Pr il fondo identificato per la compensazione reale, avviando la procedura di variante”.

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