Locarnese

Ampio restauro in vista per la chiesa parrocchiale di Ascona

Recupero e conservazione, ma pure ‘domotica’ per la gestione di tutti gli impianti tramite tablet. Investimento totale: 3,2 milioni di franchi

L'esterno (Ti-Press)
8 settembre 2021
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Importante restauro conservativo in vista per la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo ad Ascona. L'investimento totale previsto per ridare smalto al monumento storico ammonta a 3,2 milioni di franchi e sarà coperto in parte dal Cantone (25 per cento), dalla Confederazione (25 per cento), dal Comune (10 per cento, pari a circa 320mila franchi) e dalla locale Parrocchia (1,4 milioni).

Per la parte a carico del Comune, il Municipio chiederà prossimamente un credito al Legislativo. «Questo restauro conservativo saprà restituire all'intera comunità di Ascona un monumento rinnovato, significativo dal punto di vista storico, architettonico e artistico, di grande rilevanza per il passato, ma soprattutto per il futuro della popolazione – indica il Municipio –. Luogo tanto significativo da essere richiamato, e ci si riferisce alle chiavi di San Pietro, anche sul vessillo comunale».

In generale l'edificio si trova in condizioni di conservazione discrete e denota i segni di un normale processo d'invecchiamento. Solo in alcune parti il degrado è tanto grave da sollecitare una certa urgenza. In particolare per alcuni difetti e deterioramenti della carpenteria, per diverse lesioni nelle murature perimetrali, per la corrosione dei tiranti della cella campanaria e per l'indebolimento della muratura del campanile dovuto al dilavamento della malta dei giunti fra le pietre d'angolo.

Il progetto di restauro è ad ampio raggio. Si va dal rifacimento dei tetti in piode (campanile compreso) al rinforzo della carpenteria, passando per le opere da lattoniere, il risanamento della muratura di pareti e volte, l'intonacatura e il tinteggio all'esterno e all'interno, la conservazione dei dipinti murali e dei decori, come pure lo smontaggio e il rimontaggio dell'organo per permettere il recupero della cappella di San Giovanni. Non mancheranno concessioni alla modernità e alla “domotica”: per semplificare l'uso di diversi impianti della chiesa (luci, audio, riscaldamento, campane e orologio), si prevede di automatizzarne e centralizzarne la gestione tramite uno schermo tattile (tablet), che verrà installato vicino all'ingresso della sagrestia. Per quanto riguarda i dipinti su tela (in particolare quelli di Giovanni Serodine) sono previste analisi preliminari per valutare eventuali restauri conservativi.

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