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Cavigliano, una ‘Sagrada Familia’ locale

Il posteggio comunale in zona Chiosso Bragala dopo decenni è ancora uno sterrato polveroso. Firme per chiederne la sistemazione, che dovrebbe essere vicina

9 settembre 2021
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Le Terre di Pedemonte hanno la loro piccola ‘Sagrada Familia’, l'opera dell'architetto Antonio Gaudì che a Barcellona sembra destinata a non vedere mai la fine. Nella fattispecie è il posteggio comunale in zona Chiosso Bragala, a Cavigliano, che dalla fine degli anni Novanta attende, invano, di essere sistemato a dovere. E questo nonostante le rassicurazioni dell'allora autorità caviglianese (con tanto di raccolte di firme tra i residenti nel comparto, solleciti all'autorità e, addirittura, anticipo spontaneo di denaro per vedere finalmente concretizzato il progetto). Promesse mai mantenute, anzi si è pure cullata l'illusione, nell'ottobre del 2003, con la pubblicazione all'albo della domanda di costruzione, che le cose finalmente si sistemassero. Oggi, 18 anni (e un'aggregazione) dopo, il fondo preposto si presenta in uno stato di provvisorietà che lascia perplessi gli abitanti dell'area (tra costoro c'è pure chi, nel frattempo, è passato a miglior vita senza aver ottenuto ciò per il quale si è battuto e ha pagato). Ma, si sa, chi la dura prima o poi la spunta: così, in questi giorni, è partita l'ennesima sollecitazione all'autorità. Una raccomandata trasmessa a Ufficio tecnico, Municipio e primo cittadino del Comune. Con copia al nostro giornale.

Una situazione a dir poco indecorosa, mentre altrove...

Lettera nella quale si punta il dito, innanzitutto, sullo stato di abbandono, citiamo, “vergognoso e indecente”, di questo terreno accanto alla strada cantonale. In estate è una polveriera, se piove diventa un pantano e l'acqua piovana finisce addirittura nei fondi a confine, rilevano i firmatari. Se poi ci si mette la neve, diventa quasi impraticabile dal momento che la pulizia e lo sgombero del fondo non è possibile. Ma non è tutto. Addirittura la rete di protezione lato sud (il fondo in questione è in pendenza) ha impedito che un'auto finisse sulla stradina di servizio sottostante, dove sono soliti giocare i bambini. Sempre secondo i firmatari, questo stato di cose non invoglia certo gli automobilisti a posteggiare in quel perimetro.

Succede così che gli utenti della vicina farmacia preferiscano lasciare per qualche minuto l'automobile posteggiata sulla carreggiata piuttosto che sistemarla nello spazio loro adibito. “Si tratta dell'unico posteggio del Comune in questo stato di abbandono” – rilevano – e le lamentele non si contano più. Quello che i firmatari della richiesta non capiscono è come mai non si metta una volta per tutte mano a un riordino definitivo del sedime, dopo decenni di attesa e promesse mai mantenute. “L'unico motivo plausibile che giustifica queste lungaggini – si legge – sta nel fatto che il Comune aveva (o ha ancora) l'intenzione di acquisire il terreno adiacente per la sistemazione definitiva del posteggio. Progetto molto improbabile da realizzare se non impossibile, considerato il rifiuto dei proprietari alla vendita del fondo che si trova in zona edificabile del Pr”.

Sempre secondo gli interessati, “il Comune dovrebbe assumersi un costo d'indennizzo molto elevato per entrare in possesso del terreno”. Morale della favola: Questa procedura da parte dell'autorità non è accettabile sia per i tempi lunghi, sia per l'elevato costo che l'operazione comporterebbe. “Non si chiede un lussuoso posteggio come altri edificati nel Comune, bensì un'opera che eviti i disagi attuali nel rispetto di chi abita e lavora nelle sue vicinanze”. Da qui il rinnovato appello a voler iniziare al più presto l'intervento di manutenzione adeguata e dignitosa al Chiosso Bragala. Necessaria e da tempo attesa dai residenti e, soprattutto, da chi svolge un’attività professionale (farmacia, studio medico, ristoranti) penalizzato  dall’assenza di uno spazio idoneo alla sosta dei veicoli.

Primavera 2022, ‘ci siamo!’

Giotto Gobbi, municipale e capo dicastero opere pubbliche, ha la risposta rassicurante alla domanda ‘quando?’: «Il posteggio sarà realizzato verosimilmente nella primavera del prossimo anno. Abbiamo lavorato a un progetto di manutenzione e sistemazione, ritoccandolo in alcuni suoi aspetti. In particolare l’ipotesi di ampliare il sedime attuale inglobando quella fetta di terreno a monte, a confine con la strada cantonale. Purtroppo il Cantone non vede di buon occhio un accesso diretto al posteggio dalla carreggiata principale. Pure a livello di costi, l’investimento sarebbe eccessivo per rapporto alla reale necessità. Motivo per cui abbiamo provveduto a dei ritocchi. Una volta ottenuto il nullaosta dal legislativo procederemo con la fase di attuazione. Lavori al via, verosimilmente, tra la primavera e l’estate del prossimo anno».
Concludiamo segnalando la data per finire la Sagrada Familia, uno dei progetti architettonici più lunghi al mondo: se la previsione è corretta, sarà nel 2026. Vale a dire a ben 144 anni dalla posa della prima pietra. Tre prima della consegna del nuovo posteggio caviglianese.

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