Locarnese

In colonia a Sonogno per 9 ore senza elettricità né acqua

Avventura fuori programma martedì per 62 bambini. E il tema dei pirati scelto per il soggiorno è divenuto metafora utile per la prova di coraggio

Capitani... coraggiosi
14 luglio 2021
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Quando si dice il destino. Il tema scelto per la colonia estiva di luglio per i 62 bambini dai 6 ai 12 anni è stato, "I pirati sull'isola di Sonogno". E l'avventura non è davvero mancata. Diciamo un "fuori programma". Luogo: la casa Sant'Angelo, sede del soggiorno residenziale organizzato dall'Associazione Centri Ocst per l'infanzia, nel Comune della Val Verzasca. Martedì. Nove del mattino. Fuori, pioggia e grandine e un insolito buio, non ancora le tenebre, ma «qualcosa di molto simile». E all'improvviso il black out. 

'Hanno dimostrato tutti grande bravura'

«Stavamo facendo colazione, quando di colpo è saltata la luce. Non c'era più l'elettricità e anche i telefonini non prendevano più per mancanza di rete» - raccontano Alessia Bianda e Corrado Knecht, i due direttori didattici della colonia. E la reazione dei bambini qual è stata? «Li abbiamo riuniti e abbiamo spiegato loro cos'è successo. Poi, abbiamo evocato la metafora dei pirati scelta per la nostra colonia. Abbiamo ricordato loro che siamo su "una nave" e che dobbiamo aiutarci come se fossimo in tempesta, in mare aperto - in effetti le condizioni meteo evocavano questa immagine - e abbiamo chiesto loro pazienza, cosa che hanno dimostrato tutti con grande bravura. Con la poca luce che proveniva dall'esterno siamo comunque riusciti a svolgere attività di gioco all'interno». Ma le disavventure non sono finite per i protagonisti del soggiorno residenziale, perché a Sonogno è mancata pure l'acqua potabile, «prontamente sostituita con bottiglie di minerale». Coinvolti naturalmente anche gli oltre 20 collaboratori della colonia - 13 monitori «abili ad adattare il programma», un cuoco «che è riuscito magistralmente a garantire il pranzo riscaldando i pasti preparati in anticipo con un fornello a gas», 8 ausiliari, un'infermiera e il custode. Come ne siete usciti? «Durante il black out - proseguono i due direttori didattici della colonia - siamo subito scesi fino a Lavertezzo, dove i telefonini avevano il segnale e abbiamo contattato la nostra responsabile dell'Associazione Centri Ocst per l'infanzia, Nadia Negrinotti, che con l'aiuto del segretario comunale, Romano Bordoli a sua volta ha avvertito l'operaio comunale di Sonogno, il quale ha raggiunto la colonia avvisando che l'acqua non era potabile. La luce è tornata alle 18 e tra i bambini c'è stato un boato di gioia. È stato un momento molto bello. La disavventura ci ha uniti ancora di più». I bambini non si sono dunque spaventati? «Assolutamente no. Stiamo parlando di pirati coraggiosi». 

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