Locarnese

Locarno, non vi fu alcun pestaggio in gendarmeria

Il Tribunale federale scagiona i due agenti dall'accusa di aver picchiato, nel 2013, un automobilista italiano fermato perché ubriaco

20 giugno 2021
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Il Tribunale federale ha assolto i due agenti della Polcantonale dall'accusa di pestaggio ai danni di un automobilista ubriaco. Fatti risalenti al lontano novembre 2013 quando, in occasione di un controllo stradale in territorio di Tegna, i due tutori dell'ordine fermarono il conducente italiano di una vettura sospettato di aver alzato troppo il gomito. L'uomo, per accertamenti, venne portarlo prima all’ Ospedale di Locarno e in seguito alla gendarmeria. Fuori dal nosocomio – come comprovato dalle telecamere – uno dei due si accanì sull'automobilista, senza che questi, ammanettato, potesse difendersi. Lo sbatté a terra, per poi colpirlo con una scarica di pugni. Come anticipato dalla Rsi, a detta della Corte di appello e di revisione penale, si trattò di un caso di abuso di autorità. Reato che ora i giudici losannesi hanno confermato. La massima istanza ha però prosciolto l’agente dalle accuse legate a quanto sarebbe accaduto più tardi, al posto di polizia. Il conducente ha sempre sostenuto di essere stato picchiato anche lì (frattura del setto nasale). Tuttavia, in questo caso, l'inchiesta non ha potuto escludere che il cittadino italiano si ferì inciampando nel gradino di entrata, come dichiarato dai due agenti. Per mancanza di prove, per i fatti avvenuti in gendarmeria entrambi i poliziotti sono dunque stati assolti. Accogliendo i ricorsi (uno in parte, l’altro totalmente), il Tribunale federale ha dunque rinviato l’incarto alla Corte d’appello per una nuova sentenza. Nel 2020 i due tutori dell'ordine vennero condannati a una pena pecuniaria sospesa e al pagamento di una multa.

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