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Per Casa Epper ad Ascona esposizioni d'arte e conferenze

Pubblicata la richiesta di licenza per risanare l'ex museo in via Albarelle, ora di proprietà dell'albergo Eden Roc

L'entrata dell'ex museo
7 giugno 2021
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Casa Epper, la struttura in via Albarelle che per decenni è stata un museo, verrà presto risanata. Torneranno a nuova vita lo stabile e il giardino, venduti dalla Fondazione Epper allo Tschuggen Group (proprietario del vicino Hotel Eden Roc e di atri alberghi di lusso in Svizzera) per oltre 3,5 milioni di franchi.

All'albo comunale di Ascona resterà in pubblicazione fino al 18 giugno la domanda di costruzione. Un passo importante e atteso: la cessione del Museo Epper, con il trasloco delle opere dei coniugi Mischa e Ignaz, che in quell'edificio avevano lavorato e vissuto, negli scorsi anni ha sollevato un polverone e numerose contestazioni. C'era pure stata una raccolta di oltre 1500 firme per evitare il trapasso della proprietà.

Oltre alle questioni legate al testamento (Misha Epper aveva lasciato tutto alla Fondazione, stabilendo nero su bianco negli statuti da lei redatti che la casa dovesse essere un museo), il timore era che i muri ricchi d'arte e di storia venissero demoliti, cancellando per sempre il “genius loci”.

La vendita aveva portato sostanza nelle casse della Fondazione, che per la sua situazione finanziaria era nell'impossibilità di risanare lo stabile. Quindi era stato acquistato uno spazio presso la Fondazione Rolf Gérard, a ridosso di via Borgo, sempre ad Ascona e la collezione è stata spostata.

Nell'ampio dibattito che era scaturito dalla cessione del museo e dal trasloco delle opere era intervenuto anche il presidente della Fondazione Epper, Maurizio Checchi, garantendo che i nuovi proprietari avrebbero mantenuto degli spazi espositivi.

Dalla richiesta di licenza edilizia emerge che in effetti il Tschuggen Group è intenzionato a risanare la casa (impianti elettrici, idraulici, cucina e altri lavori a seconda della necessità), mantenendo tuttavia sia l'aspetto esterno, sia la volumetria esistente. Quindi non vi sarà la temuta demolizione e neppure ampliamenti. Di più: la destinazione – e anche in questo caso la domanda di costruzione parla chiaro – sarà “stabile commerciale (esposizione opere d'arte, conferenze-convegni)”. Una delle paure degli oppositori (che oggi sembra rivelarsi infondata) era la trasformazione e l'ampliamento per aggiungere servizi di lusso all'albergo cinque stelle.

In verità, l'unica aggiunta nel progetto firmato dall'architetto Marco Cahenzli di Locarno sarà la formazione di un collegamento con l'albergo Eden Roc.

Va detto che lo stesso Checchi a laRegione aveva spiegato che i nuovi spazi espositivi dopo il restauro saranno aperti anche al pubblico e che potranno ospitare nuovamente le opere di Ignaz e Mischa Epper, oltre ad altre mostre interessanti sia per la popolazione di Ascona, sia per i numerosi ospiti che frequentano la località turistica locarnese.

Ora, a bocce ferme, abbiamo nuovamente interpellato Checchi: «Ovviamente queste conferme da parte dei nuovi proprietari mi fanno piacere: mantengono vivo lo spirito del luogo». E per quanto riguarda l'attività della vostra Fondazione? «Abbiamo appena messo in rete il nuovo sito, che è ricco d'informazioni artistiche e storiche, proposte pure sui social con una veste moderna e con diverse immagini inedite. Ovviamente, nella nuova sede in via Carrà dei Nasi, in una casa storica patrizia già sede della Fondazione Rolf Gérard, proporremo mostre ed esposizioni. In questo periodo stiamo elaborando il programma. Negli spazi, già ora aperti al pubblico, potremo pure sviluppare il discorso legato alla valorizzazione della collezione Epper». 

 

 

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