Locarnese

‘Tennis per tutti, indipendentemente dal reddito’

Locarno, Elena Zaccheo è la prima donna ad assumere la presidenza del Tcl. Fra gli obiettivi: l'accessibilità della disciplina

Elena Zaccheo sui campi dell'Isolino
(Ti-Press/Crinari)
14 aprile 2021
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“È la febbre dei giovani che mantiene a temperatura normale la temperatura del mondo. Se quella si raffreddasse, il mondo gelerebbe”. Parte idealmente da una bellissima citazione di Georges Bernanos, scrittore, l'avventura di Elena Zaccheo alla presidenza del Tennis club Locarno. Una presidenza – la prima femminile in assoluto nella storia del sodalizio – che segue quella prolungata, importante, per alcuni versi decisiva, di Alvaro Mellini, cui Zaccheo rende pieno merito «per l'indefesso lavoro svolto, nel quale Alvaro, la sua famiglia e tanti altri volonterosi hanno messo anima e corpo».

Non è certamente un caso che Elena Zaccheo, direttrice delle Scuole comunali di Locarno, parli innanzitutto delle nuove generazioni e del «ruolo decisivo» che ha la scuola nell'avviamento dello sport. «Le attività sportive sono spesso tra le prime esperienze di autonomia dei bambini e dei ragazzi. Per questo lo sport è un preziosissimo strumento pedagogico per la crescita della personalità. L’educazione fisica fa parte dell’educazione alla cittadinanza. Anche attraverso lo sport i nostri ragazzi imparano a conoscere il valore della cooperazione, delle regole, dell’impegno. Nello sport e grazie ad esso si trovano a gestire sia i successi sia le sconfitte». Quanto al tennis – un amore che per Zaccheo è sbocciato una trentina di anni fa, dopo una carriera ad alti livelli da capitana della Muraltese basket in serie A – «è una leva efficace sul piano sociale ed educativo, si fonda su principi di lealtà, correttezza e anche coraggio, per competere con chi è favorito, riconoscendo se del caso la superiorità dell'avversario e applaudendone i meriti. E la sportività è un requisito che deve naturalmente accompagnare anche chi assiste alle gare. Purtroppo ho visto scene, a bordo campo, che mi hanno fatto rabbrividire. Non perché le cose sono sempre andate in un certo modo bisogna accettare che si continui così».

‘Strumento di partecipazione sociale’

Rimanendo sui giovani, Zaccheo parla di un tema importante nella sua agenda da presidente: l'accessibilità all'attività sportiva per tutti, «indipendentemente dal reddito delle loro famiglie. Si può arrivare anche a questo, affinché il tennis possa diventare sempre più uno strumento di partecipazione sociale di realizzazione personale».
Attualmente il Tennis club Locarno conta circa 110 soci, ai quali va aggiunto un settore giovanile altrettanto cospicuo e soggetto, come abbiamo visto, ad un'ulteriore crescita. Ma è il consolidamento del sodalizio nel tessuto sociale locarnese, ciò che interessa in primo luogo la nuova presidente. «Il mondo sta cambiando in fretta e i ritmi sono quelli dettati dalla digitalizzazione. A me, e al nuovo comitato, spetta il compito di adeguarsi a questi sconvolgimenti prospettando le modalità del cambiamento e poi mettendole in pratica». Il primo obiettivo strategico del club è «garantire un’organizzazione in grado di affrontare i cambiamenti personali (soprattutto a livello di volontariato militante) senza troppi scossoni. In altre parole, vogliamo far sì che il Tcl possa continuare a “funzionare” serenamente anche a fronte di turbolenze o semplici avvicendamenti nei presidenti e nei comitati». Inoltre, sarà necessario, per Elena Zaccheo, «rendere più efficiente ed efficace l’organizzazione, utilizzando al meglio le risorse professionali di cui il club dispone. Risorse (prime fra tutte la segretaria e i maestri di tennis) che hanno le competenze necessarie per garantire progresso e continuità, in particolare a livello operativo». Due ulteriori obiettivi sono «assicurare la crescita costante del numero di soci, simpatizzanti e utenti delle strutture; e utilizzare al meglio quelle stesse infrastrutture per ottimizzare le ricadute sportive ed economiche».

Dal profilo finanziario, «il Tennis club non è messo male, e con questo intendo dire che disponiamo ancora di una certa riserva. Comunque – precisa la presidente – bisognerà intervenire con diversi lavori di manutenzione, visto che le infrastrutture sono soggette alla normale obsolescenza. E questo vale sia per l'interno, sia per l'esterno. La manutenzione straordinaria richiede un impegno finanziario non da poco, che va pianificato sul medio e lungo termine. Parlo in primo luogo del rifacimento dei campi esterni all'Isolino – dove bisognerà intervenire anche al tetto del club house –, ma anche di altre opere al centro coperto alla Morettina. L'auspicio è che si possano ottenere aiuti comunali, ma anche di altra provenienza. Non lasceremo nulla di intentato».

 

 

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