Locarnese

Locarno, scelto il nuovo volto del centro

Per la risistemazione di Piazza Grande e Largo Zorzi il Municipio ha selezionato il progetto Nouvelle belle époque

7 aprile 2021
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Locarno avrà una ‘Nouvelle belle époque’: questo il progetto vincitore del concorso per la risistemazione dello spazio pubblico tra il Debarcadero e la rotonda di Piazza Castello, con una superficie di oltre 43mila metri quadrati. Nella sua ultima seduta, il Municipio ha confermato la raccomandazione della giuria di scegliere il progetto della comunità di lavoro Studio WE architetti, Pool Architekten, Guscetti studio d’architettura e Rotzler.Land e Linea landscape architecture.

A convincere giuria e Municipio, si legge in un comunicato stampa del Municipio, il concetto generale particolarmente chiaro nella definizione delle varie parti della città coinvolte nell’area di concorso. Sono state apprezzate in generale la solidità e la semplicità dell’idea di fondo del fronte unitario su Largo Zorzi, con la possibilità di uno sviluppo a tappe del progetto, senza perdere di vista il concetto spaziale iniziale. La sensibilità nel trattare l’esistente si ritrova pure nella maniera in cui sono le altre parti della città. Da punto di vista dei costi, elemento che rientrava tra i criteri di valutazione delle proposte, il progetto vincitore si situa sotto la media per ciò che concerne le opere di sistemazione esterna.

Tutti i progetti saranno visionabili dal pubblico presso la sala al terzo piano del Palacinema, a partire dal prossimo 12 aprile per due settimane. Il sindaco e presidente della giuria Alain Scherrer ha notato che «i cittadini di Locarno sono molto legati a questi luoghi ed era quindi importante operare con la giusta sensibilità per ottenere un risultato di qualità. Personalmente sono molto soddisfatto della nostra scelta».

Per l’allestimento del progetto di concorso, lo scorso anno la giuria aveva selezionato 15 nominativi (singoli architetti o comunità di lavoro) tra le oltre 40 candidature pervenute, provenienti dalla Svizzera e dalle nazioni confinanti. I progetti ammessi al giudizio sono stati infine 12, numero che ha permesso alla giuria di valutare differenti ipotesi d’intervento, per giungere poi alla sua decisione.

 

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