Locarnese

‘Per Minusio un dicastero promozione economica’

La proposta del liberale radicale Dante M. Pollini in vista del rilancio post-pandemico, per sviluppo e innovazione

Dante Marco Pollini
6 aprile 2021
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“L’esecutivo ha già valutato l’opportunità di dotarsi degli strumenti politici necessari attraverso la creazione di un dicastero dedicato alla promozione economica e all’innovazione, coadiuvato da una commissione consultiva permanente, che supporti l’esecutivo nella strutturazione e realizzazione di una politica orientata allo sviluppo economico e all’innovazione?”. È la domanda posta da Dante Marco Pollini (Plr) al Municipio di Minusio con un'interpellanza sul tema dello sviluppo economico e l'innovazione. 

Pollini ricorda che a fine 2018, secondo i dati Ustat, Minusio era il 6° Comune del Ticino per abitanti, ma il 29° per offerta di posti di lavoro; Minusio "dove, escluso il settore pubblico, vi sono 476 aziende che danno lavoro a 1'507 addetti che corrispondono a 1'195 effettivi a tempo pieno, il rapporto tra popolazione e persone occupate si attesta attorno al 20%. Negli ultimi tempi Minusio ha perso un importate tassello del tessuto economico, che corrispondeva a quasi il 10% della degli impieghi disponibili nel Comune per il settore privato. Questa perdita, sebbene importante sia sotto il profilo occupazionale che sotto quello economico, dovrebbe essere colta come opportunità per il riavvio post-pandemico, in quanto gli spazi lasciati liberi da questa entità, come anche altri spazi pregiati nel comprensorio comunale, potrebbero essere adatti per l’insediamento di startup o altre tipologie di piccole imprese ad alto valore aggiunto, portando di fatto nel territorio del nostro Comune posti di lavoro e valore aggiunto per la comunità. Affinché questo possa avvenire occorre dotarsi di strumenti politici adatti e di una politica che promuova lo sviluppo economico e l’innovazione”.

“Polizia: sono 7 mesi che attendiamo risposte”

Parole chiare, come quelle pronunciate da Pollini all'ultimo Consiglio comunale, lasciando la carica di presidente dello stesso. «Si è lavorato tanto a tutti i livelli e si sono portati avanti diversi progetti importanti per la comunità – tre questi l’edificio ex posta, la scuola dell’infanzia, i ponti delle vie Albaredo e Colli, i sentieri, l'illuminazione, la sistemazione urbanistica e viaria –. Però, ve ne sono altri che languono da tempo immemore e che auspico rientrino tra i progetti della prossima legislatura, in particolare la stazione, i ponti di via Simen e l’annoso tema della Polizia». A questo proposito, l'ex primo cittadino ha ricordato le continue sollecitazioni all'esecutivo da parte del legislativo riguardo ad una nuova collaborazione. L'ultima sollecitazione «attende delle risposte ufficiali da oltre 7 mesi; si hanno solo notizie indirette a mezzo stampa e rilasciate in un’intervista dal capodicastero Polizia del Comune di Gordola». L'invito al Municipio «è instaurare un rapporto di comunicazione e collaborazione fattivo con il legislativo. Spesso la percezione è che, per l’esecutivo, il legislativo sia un’imposizione del nostro sistema democratico con la quale interagire nella misura necessaria e indispensabile, e non un organo con cui collaborate in piena trasparenza e concordanza per sviluppare progetti a favore della comunità».

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