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Festino alle Medie, il docente rimane sospeso

In via Varesi a Locarno prima un incontro con le famiglie, poi la presa a carico degli allievi. Il direttore: “Dalla scuola risposta commovente”

8 marzo 2021
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Dagli ambienti politici parlamentari si sono levate voci per chiederne il licenziamento immediato, ma il docente delle Medie 1 di Locarno coinvolto nel festino notturno in via Varesi rimane, per ora, sospeso. Alla “Regione” lo conferma la direttrice della Sezione dell'insegnamento medio, Tiziana Zaninelli, che sottolinea la necessità di «uniformarsi al rispetto delle norme vigenti secondo cui al docente va garantito il diritto di essere sentito». Unitamente a Zaninelli, all'audizione presenzieranno il direttore della Sezione amministrativa, la giurista del Decs e, se del caso, il legale cui il docente vorrà appoggiarsi. Una decisione sul futuro del 40enne in seno alla scuola pubblica ticinese verrà comunque presa dal Consiglio di Stato.

Intanto, non si placa lo sconcerto per l'assurdo party a base di alcool, e probabilmente anche droga, tenutosi nei locali della scuola, letteralmente profanata da Davide Lacerenza e dai suoi accoliti e poi finita nelle “stories” di Instagram, dove l'influencer milanese conteggia oltre 200mila followers. Sconcerto, incredulità e imbarazzo che sono stati espressi sabato mattina in un incontro appositamente convocato alle Medie e al quale hanno partecipato diverse famiglie con figli che frequentano l'istituto. Molti gli interrogativi che continuano a circolare rispetto al clamoroso scivolone del docente. «Per quanto è stato possibile, con le famiglie e con gli allievi si è cercato di dare delle risposte, o quantomeno di condividere i sentimenti – aggiunge Zaninelli –. Si è trattato soprattutto di una buona e importante occasione di incontro». Oggi, alla ripresa delle lezioni, non si è ovviamente potuto far finta di niente. Gli allievi sono per così dire stati accompagnati dai rispettivi docenti di classe; una modalità di presa a carico significativa, visto che l'insegnante ora sospeso era anch'egli docente di classe.

“Solidarietà e vicinanza incredibili”

Benno Blättler, da quest'anno scolastico direttore della Media 1, premette che «in questa situazione sono emerse una solidarietà e una dimostrazione di vicinanza incredibile da parte di tutti nei confronti della sede: docenti, ex allievi, genitori, altri direttori, capasezione Zaninelli e dell'istituzione scolastica tutta, che ci hanno aiutato a gestire questa situazione dimostrando grande sostegno. Sabato, spiega, «alla scuola sono arrivati allievi e genitori per un incontro che era senz'altro necessario. Da parte degli allievi c'è stata innanzitutto una grandissima dimostrazione di maturità per ciò che hanno espresso e per la maniera con la quale lo hanno fatto. Ci sono state molte domande, com'è ovvio, e ad alcune non sempre è stato possibile rispondere proprio perchè diversi aspetti sfuggono ancora anche a noi. Per quanto riguarda i genitori, è emerso un sentimento di solidarietà nei confronti della scuola e dei docenti. È stato un momento molto positivo e anche molto importante, a tratti commovente, che ha visto il convolgimento anche del vicedirettore, di alcuni docenti e delle docenti di sostegno».

Stamattina alle 8, alla riapertura della scuola, «le classi si sono confrontate con i rispettivi docenti di classe e quelli di sostegno pedagogico, con la collaborazione della direzione, allo scopo di elaborare l'accaduto».

Il Capodanno pro-Covid di Lacerenza

Ciò che continua a rimanere inconcepibile è la passività dimostrata dal docente rispetto alla valanga che lui stesso ha innescato e che sapeva gli sarebbe piombata addosso: consentire l'accesso alla scuola a Lacerenza & Co., consumarvi una festa in diversi locali (fra cui l'aula di musica e l'aula magna), ben sapendo che il tutto sarebbe finito su Instagram, equivale più o meno a sottoporsi ad una roulette russa, ma con il rullo del revolver pieno. Ed è un tema, quello dell'autosalvaguardia, che non sembra interessare molto neppure all'influencer Lacerenza, vera anima del festino, che ha gestito la nottata in un tripudio di volgarità che conferma per altro uno stile di vita consolidato. Salvo errori, il suo (pen)ultimo squillo risale a un paio di mesi fa, in occasione del pranzo di Capodanno (poi trascinatosi fino al giorno dopo) in un resort di lusso di Padenghe sul Garda: tutte le normative anti-Covid erano state ignorate e lo scenario era naturalmente confluito nelle immancabili “stories” di Instagram pubblicate da Lacerenza, presente alla festa e infine multato di 400 euro come gli altri 125 ospiti del resort.

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