Locarnese

Al Burio: ‘Dove volete, ma fatela nuova’

In vista del referendum del 7 marzo, Alternativa Gordola riflette sulle possibili ubicazioni della scuola comunale

L'attuale centro scolastico
(Ti-Press)
2 febbraio 2021
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“In alternativa a quella del Burio, ci sono tre possibili aree su cui edificare le nuove scuole: la Monda, il comparto Santa Maria e quella in zona Campagne”. Lo rileva Alternativa Gordola in una nota riguardante il Burio, per cui il 7 marzo la popolazione di Gordola andrà al voto contro i due crediti di ristrutturazione recentemente votati dal Consiglio comunale.

“Dal punto di vista pianificatorio la Monda e S. Maria, trovandosi in zona centrale, sarebbero le migliori – per Alternativa Gordola –. Nonostante le dimensioni, una scuola alla Monda è fattibile tanto che, secondo un’ipotesi del pianificatore, avrebbe un’area verde ricreativa maggiore di quella del Burio. La fattibilità sarebbe problematica solo nel caso, del resto improponibile, che si optasse per una costruzione a un solo piano”. Quanto al comparto S. Maria, “se da una parte ha l’inconveniente di essere un’area privata, dall’altra ha che la sua pianificazione è ancora in corso. Il pallino è in mano al Municipio, sta a lui decidere se insistere con il quartiere dormitorio composto di una decina di palazzi oppure convertirne una parte in zona di interesse pubblico”.

Il terreno alle Campagne, prosegue la Sinistra, “ha lo svantaggio di essere il più decentralizzato di tutti e tre, ma in compenso possiede degli atout molto interessanti. La sua dimensione metterebbe a disposizione degli allievi spazi verdi molto ampi in cui fare ricreazione e svolgere lezioni di ginnastica all’aperto. La prossimità con le scuole medie potrebbe portare a sinergie interessanti. La vicinanza al centro sportivo di Tenero raggiungibile a piedi offrirebbe delle opportunità che riteniamo superfluo elencare”.

Dovunque la si costruisca, “una scuola nuova sarà sicuramente migliore di una vecchia scuola rappezzata. La sua architettura sarà più conforme alle attuali esigenze didattiche (con aule dimensionate a norma) ed energeticamente meno dispendiosa; sarà più rispettosa dei diritti di chi è portatore di disabilità motoria consentendogli l’accesso ad ogni locale, diritti che al Burio sarebbero negati anche dopo il risanamento; offrirà spazi esterni ricreativi più ampi e di migliore qualità, verde contro il cemento dell’attuale cortile. Avrà inoltre una durata di almeno 40 anni contro la ventina delle scuole vecchie risanate e costi certi, in linea con il preventivo, di sicuro inferiori a quelli del risanamento completo. E gli allievi non avranno passato quattro o più anni in un cantiere”.

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