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Intragna, ‘la futura stazione non stravolga il paesaggio’

Interpellanza trasversale chiede al Municipio di ponderare attentamente i vari aspetti pianificatori e le esigenze dei residenti nell'area prima del progetto

(Ti-Press)
27 dicembre 2020
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Futuro volto del comparto stazione d'Intragna, c'è chi, preoccupato delle prime indicazioni trapelate, non nasconde qualche timore e perplessità sul grande progetto di riqualifica dell'intero sedime. E, per questo, decide di uscire anzitempo allo scoperto, così da evitare di perdere il classico treno.
È il caso dei consiglieri comunali Egidio Saccol (100ValliViva), Luca De Donatis (Plr), Alain Daldoss (Plr) e Paolo Madonna (Plr), firmatari di un'interpellanza al Municipio di Centovalli. Concordi nell’approvare e sostenere il potenziamento delle corse dei treni da e per Intragna, come pure lo sviluppo della mobilità pubblica, i quattro firmatari sottolineano l’importanza di una pianificazione a lungo termine in ambito infrastrutturale. Nel merito della stazione ferroviaria, tuttavia, dopo aver visionato il progetto di massima, su alcuni punti i consiglieri ritengono opportuno un ripensamento. “La bozza di progetto presentata dalle Fart non contempla posteggi in prossimità della stazione, penalizzando il trasporto misto pubblico/privato –osservano – Il terzo binario coperto, quale ricovero treni avrà un impatto devastante sull’aspetto paesaggistico del paese e non si comprende la necessità di costruirlo in stazione a Intragna. Per altro lo stesso direttore delle Fart, Claudio Blotti, nella riunione con il Municipio e con i rappresentanti di un confinante, ha espresso la difficoltà nel trovare un ricovero adeguato alle nuove vetture, più lunghe rispetto a quelle attualmente circolanti”. I quattro sono però preoccupati dalla “realizzazione di un manufatto alto più di 6 metri e lungo circa 50 metri che finirebbe per tagliare il paese in due”. Nel merito, “l'accesso alle case a valle della ferrovia e alla zona residenziale Dairoi tramite rampa al 12 % di pendenza risulta impegnativo e non a norma con le disposizioni legali sulle rampe di accesso per disabili. Inoltre il traffico veicolare verso la stazione viene deviato sul terreno (privato?) adibito a posteggio della Casa anziani San Donato, creando ostacoli e pericoli per gli utenti della struttura. Il restringimento della sede stradale rende difficoltoso il servizio alla struttura e alle case confinanti, tramite camion o furgoncini. Il passaggio tra i posteggi che si vorrebbe utilizzare, al momento è anche utilizzato dal servizio SALVA per gli interventi al San Donato”.

L'inserimento architettonico e paesaggistico delle future strutture è di primaria importanza

Per i firmatari dell'interrogazione, “un aspetto paesaggistico caratterizzante della linea Locarno-Camedo-Domodossola è proprio il linguaggio architettonico similare di tutte le stazioni ferroviarie, che conferisce un’identità alla Centovallina e un’immagine particolare che risale a cento anni fa. In questo periodo nel Comune di Centovalli tra ferrovia e filovie, verranno ricostruite ben 7 stazioni (Rasa, Verdasio, Costa, Pila Intragna; Verdasio, Intragna), è ciò costituisce un’occasione importante per dare una riqualifica architettonica e urbanistica di questo concetto”.
Alla luce di queste considerazioni, gli interessati chiedono al Municipio se ha inoltrato delle osservazioni sulla bozza di progetto; in che misura l’analisi dei bisogni futuri (orizzonte 2030? 2050?) è stata fatta e da chi (Fart, Comune, Ufficio della pianificazione della mobilità cantonale)? Infine se l'Esecutivo ha valutato l’impatto paesaggistico, di accessibilità e del traffico in zona stazione.

Le tematiche sollevate già discusse con i vari interlocutori

La risposta all'interrogazione non si è fatta attendere. Il sindaco, Ottavio Guerra ha spiegato che le tematiche sollevate sono condivise dal Municipio e che sono già state esposte in occasione degli incontri avuti con il Dipartimento del territorio e con la Direzione FAR . Ha ribadito che ci si trova dinnanzi a un progetto in grandi linee, di massima e quindi non definitivo. Nel merito, l'Esecutivo centovallino ha richiamato l'attenzione su vari temi: posteggi, mobilità pedestre e viabilità di accesso; destinazione dei locali della stazione; vano sotterraneo per il passaggio delle infrastrutture comunali; integrazione architettonica nel paesaggio.
Alla domanda relativa alle richieste dell'utenza, sarà il Cantone a dover fornire una risposta (“è lui che ha pianificato e calcolato i fabbisogni di transito del traffico pubblico. La FART ha appena conferito un mandato specialistico volto a elaborare uno studio sullo sviluppo futuro a livello di offerta e di esercizio della Centovallina”. Per quanto riguarda la questione dell'impatto paesaggistico e dell’accessibilità, “sono fattori importanti che ribadiremo nuovamente non appena conosceremo lo studio d'ingegneria che allestirà il progetto definitivo. La direzione FART ci ha anche assicurato che vi sarà un accompagnamento architettonico, in modo tale che la nuova costruzione possa inserirsi al meglio nel delicato paesaggio d'Intragna”. A livello pianificatorio, infine, non è richiesta alcuna modifica del PR. La costruzione della nuova stazione soggiace infatti al diritto federale che è superiore a quello cantonale e comunale. Tradotto: non sarà il Municipio a rilasciare la licenza edilizia, bensì la Confederazione stessa per il tramite dell’Ufficio federale dei trasporti. Il margine di intervento del Comune è, di conseguenz,a molto ridotto. “Per attenuare qualche inconveniente, l'Amministrazione sta intanto  lavorando di concerto con il Cantone per ampliare i posteggi in zona Valaa, a pochi minuti a piedi dalla stazione, che copriranno i bisogni sia della ferrovia sia della rinnovata funivia Intragna-Pila-Costa”.

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