Locarnese

Brissago, Palazzo Branca Baccalà, ecco il dono natalizio

Da un benefattore privato un milione di franchi da destinare alla Casa della cultura nel borgo di confine. La comunicazione del sindaco durante la seduta di Cc.

16 dicembre 2020
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Un bel regalo natalizio alla comunità brissaghese. Non c'è che dire. Arriva da un anonimo donatore che, a testimonianza dell'attaccamento e della stima che nutre verso il borgo di confine e la sua gente, ha deciso di donare un milione di franchi a favore della sistemazione di Casa Branca Baccalà. Lo ha comunicato martedì sera, ai consiglieri comunali riuniti per l'ultima seduta dell'anno, il sindaco Roberto Ponti. Si era, a quel momento, all'analisi del preventivo 2021 dell'ente. Il piano delle opere prevedeva, fino a poche settimane fa, lo ricordiamo, un investimento di 100mila franchi nel settore della cultura. «Una persona molto vicina al nostro Comune è intenzionata a fare una grossa donazione di un milione di franchi per la sistemazione dello stabile» ha osservato il numero uno dell'amministrazione, lasciando molti dei presenti in sala basiti. «Il Municipio ­– ha proseguito Ponti – nella seduta del 1°dicembre ha approvato la bozza del contratto di donazione preparata dall’avvocato Alfredo Berta. La stessa verrà presentata al diretto interessato, per poi essere inserita nello specifico messaggio che arriverà sui vostri banchi per accettazione della regalia».

Ultimare i lavori edili in corso all'interno dello stabile

In pratica, grazie a questo importante contributo, l'autorità locale potrà ora, per prima cosa, completare l'ammodernamento dello storico edificio in corso (al momento solo gli interventi edili che interessavano gli spazi al pianterreno sono stati ultimati). Il risanamento interno proseguirà dunque con i piani superiori dell'immobile, nell'intento di poter consegnare alla comunità una Casa della cultura accogliente e al passo con i tempi, come richiesto, lo scorso anno, anche da una mozione dalla locale sezione Plr. Non muteranno, invece, gli inquilini: il Museo Leoncavallo, il centro diurno per gli anziani, i locali di rappresentanza del Comune (come pure la sala del legislativo) e, in futuro, una mediateca-ludoteca e locali espositivi caratterizzeranno i “contenuti” di questo Palazzo.

Trasporto pubblico, così non va! Le famiglie insorgono

La seduta, come detto, ha permesso l'archiviazione, in tempo celere, dei tre preventivi (quello del Comune prevede un disavanzo d’esercizio di poco meno di 120mila franchi, con un moltiplicatore d'imposta confermato all'85%).
In coda ai lavori, l'Esecutivo ha dato risposta a un'interrogazione di Emy Jelmoni inerente i cambiamenti del servizio di trasporto pubblico (in particolare i nuovi orari bus delle Fart). Come già riferito negli scorsi giorni, il Municipio ha chiesto un incontro con i funzionari del Cantone per vedere di risolvere le non poche criticità createsi con queste modifiche. Penalizzanti per l'utenza, in particolare, la cancellazione del bus notturno per i giovani del fine settimana, i cambiamenti intervenuti a livello di fermate e la mancanza delle coincidenze.
Da segnalare, sempre in tema, che proprio in questi giorni alcune famiglie di Brissago con figli in età scolastica si sono rivolte, tramite lettera, al nostro giornale per denunciare il “disservizio” del collegamento Fart: il bello slogan della Fart ‘Viaggiamo insieme verso il futuro per una mobilità sempre più sostenibile’, per gli interessati, suona piuttosto come l'esatto contrario” – si legge. E, ancora: “Si parla sempre molto delle grandi linee e si investe nella creazione del concetto di Città Ticino e ci si dimentica sempre più spesso delle periferie e dei centri più disagiati” –concludono le famiglie firmatarie.

 

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