Locarnese

Lega-Udc, ricucito lo strappo ‘perché non conviene’

Locarno, Bäriswyl fa dietrofront: sarà lista unica per il Municipio (con opzione Giudici). Ppd, perdura l'incertezza. Akai: ‘Decisioni entro Natale’

Torna a compattarsi il fronte Lega-Udc-Indipendenti
(Ti-Press)
10 dicembre 2020
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Lega e Udc (con gli Indipendenti) hanno infine deciso di correre unite alle elezioni comunali d'aprile. O meglio, la decisione è stata presa da Bruno Bäriswyl, uomo forte dell'Unione democratica di centro, che ha fatto dietrofront rispetto alla sua intenzione di operare lo strappo per formare una lista forte unicamente con gli Indipendenti, ma senza la Lega. «Dopo averci riflettuto, ma soprattutto considerato una situazione generale che non avrebbe portato benefici sicuri – dice Bäriswyl – ho capito che correre da soli avrebbe probabilmente generato problemi non soltanto a noi, ma anche alla Lega. E indebolirsi entrambi davvero non avrebbe senso».

Il ragionamento di Bäriswyl è esattamente lo stesso che a fine ottobre aveva fatto Bruno Buzzini, municipale in carica e coordinatore della Lega dei ticinesi. Per quanto aperto, anche se contrario, a ogni tipo di soluzione “separatista”, Buzzini aveva avvertito che scindere la coalizione elettorale avrebbe soltanto complicato inutilmente la vita al fronte della destra. Un mese abbondante dopo, se n'è convinto anche Bäriswyl. L'ufficializzazione del mantenimento della lista unita giunge alla “Regione” pochi giorni dopo un incontro chiarificatore fra i due esponenti di punta di entrambi gli schieramenti. 

Va comunque detto che il “tutto come prima” potrebbe riguardare la lista unica, ma non la sua composizione. Nella ricerca di candidati di peso per Udc e Indipendenti, Bäriswyl aveva infatti trovato una donna disposta a correre per il Municipio, e non è escluso che ciò possa indurre a rivedere gli effettivi. Un'altra opzione sempre sul piatto, come rileva Buzzini, si chiama Andrea Giudici, l'ex consigliere comunale e aspirante al Municipio Plr che sempre a fine ottobre, come primo subentrante, aveva deciso di rinunciare alla carica temporanea di municipale dopo le dimissioni di Niccolò Salvioni. «Con Giudici ci siamo sentiti sia prima, sia dopo la sua decisione di non entrare a Palazzo Marcacci. Da parte sua c'è stata un'apertura nei nostri confronti, e devo dire che se dovesse confermarla la lista potrebbe trarne giovamento». Questo, sempre considerando che a oggi nessuno fra i candidati ha espresso l'intenzione di cedere il posto. Non l'ha fatto ovviamente l'uscente Buzzini, non Bäriswyl e nemmeno, per quanto è dato sapere, gli altri aspiranti, ovverosia Valentina Ceschi, Maila Santoni, Gianni Guerra, Jugoslav Labovic (“Ugone”) e Kevin Pidò. Si vedrà.

’Caroni rimane un nodo da sciogliere‘

Una situazione non molto diversa continua intanto a creare incertezza in casa popolare democratica, dove i nomi della lista “vecchia” hanno appunto ripetutamente confermato loro disponibilità a ripresentarsi dopo il rinvio delle elezioni. Questo, nonostante molti nomi siano emersi nel frattempo (Claudio Franscella quello principale) e addirittura potrebbe averci ripensato il vicesindaco Paolo Caroni, che aveva comunicato l'intenzione di abbandonare, riaprendo successivamente. Lo sa bene Alberto Akai, presidente sezionale e candidato al Municipio. «La situazione è sempre in divenire – spiega Akai – perché continuiamo ad avere una lista completa di gente che vuole rimanere dov'è (con lui, anche l'uscente Giuseppe Cotti, Barbara Angelini Piva, Mattia Scaffetta, Slimane Chikhi, Martina Giacometti e Luca Jegen, ndr.) più diversi aspiranti candidati. Confermo che rimane da chiarire il futuro di Paolo Caroni. Il nostro vicesindaco scioglierà le sue riserve con l'Ufficio presidenziale prima di Natale». Non è certo che l'ultima parola sulla lista definitiva spetterà all'assemblea.

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