Locarnese

Locarno, la comicità civile di 'Aggiungi al carrello'

Debutta venerdì la nuova produzione del Teatro Paravento. In scena l'acquisto compulsivo come antidoto al vuoto esistenziale

Dentro e fuori le scatole il vuoto (Teatro Paravento)
8 dicembre 2020
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È un percorso fatto di prime volte, quello che venerdì 11 dicembre porterà sul palco del Teatro Paravento di Locarno lo spettacolo di comicità civile dall'iconico titolo 'Aggiungi al carrello'. «Un anno fa – spiega la genesi dell'opera Luisa Ferroni – per la prima volta in vita mia ho ordinato online un oggetto. Per la prima volta un pacco non mi è arrivato. E per la prima volta, prendendo spunto dalla conseguente ricerca costatami tante ore nella giungla delle ditte di produzione e spedizione, ho deciso di scrivere un testo teatrale». La protagonista della pièce è Roberta, che troviamo il giorno del suo compleanno in attesa di un pacco da lei ordinato. In realtà quello di fare ordinazioni è un atto che compie tutti i giorni: ha la casa piena di scatoloni e oggetti inutili che acquista compulsivamente nel vano tentativo di colmare il senso di vuoto e di isolamento che la pervade.

Uno sguardo divertito ma profondo sulla società 

«Si tratta di uno spettacolo ironico e pungente, che mette a nudo una patologia che sta colpendo la società odierna – racconta Rita Peluso, in scena come interprete del monologo e alla regia (una prima volta anche questa dato che a dirigere le produzioni del Paravento è tradizionalmente Miguel Ángel Cienfuegos) –. Abbiamo scelto un registro naïf, una recitazione clownesca che grazie alla leggerezza diventa sospesa e allo stesso tempo ci parla da vicino. Non abbiamo voluto essere didascalici o esprimere giudizi, ma solo portare alla luce una riflessione da cui partire per immaginare di invertire la rotta e tornare in contatto con quelle semplici e vitali abitudini che ci fanno restare umani».

Parole che invogliano a uscire dalle stanze in cui si interagisce solo con la propria eco e, perché no, a recarsi proprio in una sala di teatro per tornare ad ascoltare e ascoltarsi da una prospettiva diversa. Che in fondo è un po' l'intento con cui lavora la Compagnia di Cienfuegos.

In dialogo con i mutamenti del presente

«Questa proposta – nota il direttore artistico – si inserisce nel quadro di una continua ricerca innovativa. Siamo animati da una grande voglia di scovare nuovi spunti e di proporre sorprese che siano esperienze inconsuete e al contempo d'attualità per il nostro pubblico». I quasi 40 anni di attività della Compagnia non l'hanno quindi incanalata su binari dal corso prestabilito; la sua forte identità ha saputo coniugarsi con uno spirito d'esplorazione che l'ha portata a rimanere in dialogo con i mutamenti del presente. Anche in questo difficile momento: «In un modo o nell'altro siamo sempre rimasti operativi – continua il direttore –. Quest'anno abbiamo in cartellone addirittura due nuove produzioni, cosa affatto scontata in un periodo in cui tutto si è un po' fermato». La crisi, dunque, pur imponendo dei limiti, non ha intaccato la passione e la resistenza di questo spazio che continua a pulsare nel cuore del Locarnese conferendo vitalità al suo territorio.

 
Date dello spettacolo: venerdì 11 dicembre (ore 19), in replica sabato 12 (ore 19) e domenica 13 (ore 17). Prenotazioni obbligatorie allo 091 751 93 53, o info@teatro-paravento.ch.

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