Locarnese

Convenzione Papio-Comune di Ascona, le correzioni

Su richiesta del collegio, il Municipio propone l'aumento del contributo base e semplificazioni per i sussidi alle famiglie

Il cortile interno della scuola (Ti-Press)
1 dicembre 2020
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La convenzione tra il Comune di Ascona e il Collegio Papio va rivista. Approvata nel 2017, regola la concessione di contributi alle rette scolastiche per gli allievi domiciliati nel borgo. Dopo quasi tre anni di applicazione e alcune correzioni, sono emersi nuovi problemi che richiedono ulteriori aggiustamenti.

La direzione del Papio ha segnalato al Comune di aver constatato che diversi genitori separati si sono trovati in difficoltà nel reperire i documenti richiesti, e ciò in quanto i rapporti tra le parti sono spesso difficoltosi e il genitore non affidatario non consegna i documenti necessari. Così in diversi hanno dovuto rinunciare a iscrivere i figli. Lo stesso Collegio Papio ha poi fatto notare che il calo generale delle iscrizioni ha portato a una diminuzione dei contributi comunali, con tutte le conseguenze finanziarie del caso. Da qui la richiesta di rivedere al rialzo gli aiuti. I contributi alle rette degli alunni domiciliati sono passati dai 604mila franchi del 2017 agli attuali 231mila franchi. Per parare il colpo sarà quindi aumentato da 160mila a 210mila franchi il contributo base.

Il Comune, conscio dell'importanza del Papio, ha deciso di apportare alcune modifiche al regolamento e alla convenzione, che saranno presto sottoposte al legislativo. Si prevede di semplificare la procedura per l'ottenimento del sussidio: in sostanza, la richiesta verrà presentata una volta, al momento della prima iscrizione, e resterà valida per gli anni scolastici a seguire. Altri cambiamenti riguardano le famiglie monoparentali; con autorità parentale congiunta continuerà a fare stato la tassazione cumulata, mentre con autorità parentale esclusiva, basterà la richiesta del genitore affidatario, basata sul suo solo reddito.  

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