Locarnese

Onsernone, le trasformazioni del '900, atto secondo

Illustrati ai soci, in vista dell'assemblea, i contenuti del programma espositivo 2021. Con il manuale digitale l'accesso ai documenti risulta facilitato

27 novembre 2020
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“Onsernone ieri e oggi-trasformazioni del Novecento”. Sarà ancora questo importante progetto “in itinere” – ormai proiettato nella sua seconda fase – a tener banco tra le proposte del Museo Onsernonese di Loco. Tre nuove sale espositive saranno predisposte per accogliere l'argomento e consentire, ai visitatori, una miglior fruizione di questa proposta didattica. Del tema si parla nell'81esima assemblea dell'Associazione Museo Onsernonese che, vista la pandemia, avrà luogo non in presenza bensì per corrispondenza. Maria Rosaria Regolati Duppenthaler (presidente) e Ilario Garbani-Marcantini (vice), nella lettera inviata ai soci, ricordano che l'attività di questa storica realtà, ben inserita nel territorio, scrigno del patrimonio culturale della Valle (aperto al confronto e alle contaminazioni), sta puntando molto su un processo di maggiore divulgazione delle proprie offerte. Solo così è possibile dare migliore visibilità alla struttura e favorire una rete di relazioni attorno a essa che, piano piano, si attivano.

La moderna tecnologia consente visite “virtuali”

Collegato alle varie iniziative vi è anche il restauro di alcune tele dell'artista C.A. Meletta e, grazie ai nuovi aiuti esterni, pure il lavoro di catalogazione di documenti e oggetti. Grazie a un manuale digitale, ad esempio, i frutti della ricerca sull'Onsernone ieri e oggi saranno comodamente fruibili e in maniera flessibile, in base agli interessi dei vari fruitori. Andrà ad affiancare i 5 tablet oggi a disposizione del pubblico all'interno del Museo. Inoltre sarà data possibilità di consultare la documentazione anche tramite l'accesso online. Sottoscrivendo un accesso individuale, sarà permesso a chiunque di  “sbirciare” dal proprio computer o tablet e sperimentare questa nuova, pratica, forma di consultazione delle proposte del Museo. E chissà che anche l’obiettivo di arrivare a nuovi pubblici, nello specifico giovanile, normalmente poco attratti dalle esposizioni etnografiche, non tragga beneficio dall'aiuto offerto dalle nuove tecnologie...
Fermo restando che la visita, fisica, agli spazi della struttura etnografica resta sempre la cosa più apprezzata.
Naturalmente l'allestimento del programma 2021, con tutto il suo corollario di collaborazioni, mostre, eventi mirati, pubblicazioni, richiede un considerevole sforzo anche a livello finanziario. Il preventivo sottoposto ai soci prevede uscite per 153mila franchi e introiti per 150mila. In pratica vi sarà una chiusura con un leggero disavanzo. A far la parte del leone, alla voce spese, sarà proprio il progetto sul Novecento Onsernonese, che lascerà maggiori costi di 60mila franchi; importo che comunque verrà coperto tramite contributi già incassati, accantonamenti e tramite il fondo di riserva.

Un nuovo volto in seno al Consiglio direttivo

Accanto all'impegno finanziario, vi è - aspetto non certo meno importante - quello delle risorse umane. Da anni, il Museo fatica a trovare collaboratori disposti a dare una mano e i ripetuti appelli, fino a ora, non avevano sortito l'effetto sperato. Stavolta, per fortuna, una nuova collaboratrice andrà a supportare il lavoro del Consiglio direttivo. Si tratta di Marina Sartoris Blaise, esperta di natura, che potrà portare le sue competenze in seno a uno staff che, con determinazione, si sforza di mantenere vivo un patrimonio fondamentale che molto, moltissimo ha da dare e da dire alla contemporaneità. I soci avranno tempo fino al 14 dicembre per inoltrare eventuali osservazioni ed esprimere un eventuale voto contrario sulle trattande. 

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