Locarnese

Sale per la mente prima dell'acquolina in bocca

A Locarno il Cpt/Spai con la sua 'Settimana del gusto': il focus sull'alimentazione sotto il grande cappello del progetto 'La scuola al centro del villaggio'

21 settembre 2020
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Anche solo mettere a dimora una pianta da frutto, vicino alla scuola, e poi vederla crescere, e accompagnarla anche quando in quella scuola non ci vai più. Sono gesti che rimangono, che ti fanno identificare un periodo della vita da ricordare con gratitudine. Anche in questo senso possiamo inquadrare le attività proposte al Cpt/Spai di Locarno nell'ambito del grande progetto “La scuola al centro del villaggio”, ideato da Lorenzo Scascighini e assurto un po' a emblema della sensibilità sociale dell'istituto.

Proprio in una di queste attività rientra l'alberello di cui sopra: verrà messo a dimora – da una classe di informatici – nell'ultima giornata de “La settimana del gusto”, una carrellata di proposte, momenti di riflessione e incontri che dal 28 settembre all‘8 ottobre, su 8 giornate, vuole sensibilizzare sul tema della sostenibilità. La significativa piantumazione è prevista su un terreno adiacente alla palestra, dopo un incontro con Fabio Guarneri e Marta Falabrino, che parleranno di “Alleanza fra territorio e biodiversità”.

Multicuralità e sostenibilità

«I due grandi pilastri de “La scuola al centro del villaggio” sono la multiculturalità e la sostenibilità. Ci lavoriamo, per così dire, con conferenze di livello (abbiamo avuto fra gli altri Mercalli e Pallante), con il nostro “Orto scuola e quartiere” o ancora con il progetto mais ­– spiega Scascighini –. Per “La settimana del gusto”, che è un progetto cantonale, decliniamo il tema dell'alimentazione lungo un percorso ideale fra la terra e il piatto. Trattiamo il biologico e la biodiversità, i prodotti a chilometro zero, la necessità di limitare gli sprechi e molto altro ancora. Il grande obiettivo è fare la nostra parte affinché i ragazzi possano dotarsi degli strumenti per diventare cittadini attivi e responsabili». Questo, aggiunge, «dimostrando fra l'altro una cosa estremamente importante, ovverosia che combattere i cambiamenti climatici è possibile anche con piccoli gesti quotidiani riferiti al modo di alimentarsi o di fare la spesa».

Durante le 8 giornate dedicate all'alimentazione ci sarà modo, per gli allievi, di conoscere più da vicino l'affascinante mondo dell'apicoltura (con Enrico Micioni e le sue “Cronache di n'Arnia”), quello del commercio equo geograficamente lontano (il “Caffè Masaba” di Jean-Claude Luvini) e quello sostenibile più vicino (il formaggio della Valemaggia di Matteo Ambrosini e i “cicitt” di Elio Leoni), la birra artigianale, il vino, e personaggi preziosi come Agnese Z'graggen, con il suo “Natur lab”. Fra i momenti in classe vi sono da segnalare gli incontri con Milada Quarella (“Bioticino”), Cinzia Pradella (“Sprechi alimentari”, in collaborazione con Wwf e Dipartimento del territorio), nonché con Pierluigi Zanchi e Gian Carlo Cappello, i quali in una serata aperta al pubblico (sala multiuso, giovedì 8 ottobre, dalle 20 alle 22) affronteranno il tema “Dal campo alla tavola con poca fatica ma tanta felicità e abbondanza” (iscrizioni a pzanchi@ticino.com o a lorenzo.scascighini@edu.ti.ch).

Tornando infine all'albero da frutto, Lorenzo Scascighini ricorda che «un aspetto centrale nel discorso della sostenibilità è legato alla valorizzazione della biodiversità all'interno del quartiere della scuola. Una nuova pianta lo sottolinea. Coinvolgere i ragazzi sul terreno, con l'aiuto di esperti, è forse un piccolo gesto quasi invisibile, ma equivale a piantare un seme nelle coscienze, pronto a germogliare».

 

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