Locarnese

A Tenero il campeggio con vista sul cielo stellato

Presentato al Camping Tamaro Resort l'innovativo progetto 'Night Sky Tamaro', un'originale struttura ecosostenibile che si trasforma in osservatorio

6 luglio 2020
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Coraggio e inventiva. Sono le due armi che, in questo momento più che mai, occorrono al Ticino per uscire dal difficile momento post (si spera) Covid-19. Lo hanno ribadito, all'unisono, i vari relatori intervenuti stamane al Camping Tamaro Resort di Tenero, in occasione della presentazione del "Night Sky Tamaro", un originale progetto che da qualche giorno offre, agli ospiti della struttura ricettiva, la possibilità di pernottare in una costruzione innovativa, ecosostenibile e capace di trasformarsi in un osservatorio del cielo notturno. La visione ad occhio nudo degli astri sopra di noi, comodamente adagiati all'interno della propria casetta, infatti, rilassa e aiuta a pensare positivamente. E ha forse ispirato i vertici di Svizzera Turismo a lanciare un concorso nell’ambito della campagna nazionale “Million Stars Hotel”. Ma soprattutto ha portato fama e notorietà ai 7 campeggi ticinesi che, sulla cinquantina di concorrenti del resto del Paese, ha raccolto, in tempo record, la sfida e presentato i propri "cavalli di battaglia".

Marco Radaelli, sindaco di Tenero-Contra, nel suo saluto agli ospiti ha innanzitutto sottolineato gli sforzi compiuti dai campeggi per accrescere il comfort e invogliare i turisti a giungere sulle rive del Lago Maggiore. Le lodi al «Ticino che sa investire e reagire, a livello imprenditoriale, anche nei momenti difficili che l'emergenza Covid-19 ci ha imposto» sono giunte dal consigliere di Stato Christian Vitta. Secndo le stime indicative fornite dal direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia, circa il 30 dei pernottamenti andrà quest'anno perso proprio per il lockdown. Un duro colpo che potrà essere attenuato da una fase di recupero, si spera:«È importante che il settore turistico sappia reagire. L'agenzia turistica ticinese  e tutti gli enti stanno lavorando alacremente per creare le condizioni quadro. La campagna "Vivi il tuo Ticino" ne è un esempio».
Quello dei campeggi è un tipo di vacanza che sembra conoscere, negli ultimi anni, un crescendo di interesse. Nel 2019, vi sono stati infatti 810mila pernottamenti in Svizzera. Il 21,5 % degli stessi ha interessato il Ticino. Il settore, nel nostro cantone, genera annualmente circa 76 milioni di introiti sul territorio.

'Il coraggio di andare controcorrente'

Parole di elogio ai campeggi ticinesi sono giunte anche da Angelo Trotta, presidente dell'Associatione turistica ticinese, il quale ha rimarcato la presenza di ben 7 strutture ticinesi nella top 50 del concorso. Senza dimenticare i 4 hotel eletti tra i migliori del paese del quale il nostro cantone può farsi vanto. Remo Clerici, vice presidente dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, ha esortato tutti i campeggi a collaborare e a unire le forze in presenza di progetti coraggiosi e vincenti («perché se manca il coraggio di andare controcorrente non sopravviveremo!»). Simone Patelli, presidente dell'Associazione ticinese dei campeggi, trasformando il famoso detto "Ticino terra di artisti" in "terra di campeggi", si è soffermato sul cambiamento, negli ultimi anni, del concetto stesso di campeggio: «oggi sono dei resort capaci di offrire una varietà di servizi». E i risultati iniziano avvedersi, con l'arrivo, al Sud delle Alpi, di vacanzieri da cantoni quali il Vallese e la Svizzera romanda, in passato poco presenti.

Addio a tende e picchetti

"Padrona di casa", la famiglia Zanolini, per bocca di Karin, direttrice del Camping Tamaro Resort ha parlato di una delle tendenze turistiche in voga, quella del cosiddetto “glamping”. «Il termine, che deriva dall’unione delle parole “glamour” e “camping”, significa la possibilità data ai turisti di pernottare in un campeggio dotato di tutte le comodità di una camera d’albergo. Si tratta di un nuovo modo di concepire il soggiorno turistico che, in questo modo, diventa “esperienziale"». La conseguenza di tutto ciò è anche riscontrabile a livello di clientela: non più i giovani armati di tende e picchetti, ma gente di tutte le età. «Il progetto Night Sky Tamaro è quindi un adattamento della nostra cultura ricettiva» - ha dichiarato. Infine la parola è passata a Elia Frapolli, consulente turistico, e Paolo Scoglio, architetto attivo a livello internazionale nel segmento del design in simbiosi con la natura, i promotori del progetto. «La parola d’ordine è creatività – ha osservato Frapolli -. Le esigenze del turista sono cambiate negli anni e il visitatore di oggi ha una gran voglia di sperimentare formule nuove. La “Night Sky Tamaro” è stata concepita per sorprendere l’ospite». Gli ha fatto eco l'architetto Scoglio: «È un progetto che apre alle strade della sperimentazione, un esempio di mono architettura per la ricettività. Fa vivere emozioni da raccontare senza incidere sul paesaggio circostante, grazie a materiali puliti e riciclabili. Racconta un modo diverso di godere la natura».

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