Locarnese

Brione, riuscita l'iniziativa popolare sui rifiuti

Saranno consegnate a fine mese le firme contro la centralizzazione del servizio e per chiedere al municipio di ripristinare i punti di raccolta

8 giugno 2020
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È pienamente riuscita, a Brione s/Minusio, l'iniziativa popolare con la quale si chiede al Municipio il ripristino dei cassonetti dei rifiuti nei vari punti del territorio. Firme ne stanno ancora arrivando, ma quelle necessarie (54 in totale) sono state ampiamente superate. Entro fine mese verranno consegnate alla Cancelleria.

Brione, come noto, fino alla fine di febbraio metteva a disposizione della popolazione collinare una quarantina di container, sparsi in modo capillare. La maggioranza del Municipio, però, ha deciso di costruire l'ecocentro all'entrata del paese e di eliminare, così, tutti i punti di raccolta in funzione. Da fine marzo, gli scarti (carta, rifiuti solidi urbani, Pet e plastiche) sono dunque da consegnare nella nuova struttura. Gli iniziativisti avrebbero preferito che i cassonetti rimanessero però ancora a disposizione dell'utenza almeno fino alla fine dell'anno, in modo da poter verificare, dati alla mano, la praticità (o meno) della raccolta in un solo punto. Centralizzare il servizio - a loro modo di vedere - comporta infatti disagi alla popolazione anziana e ai numerosi turisti che, durante la bella stagione, trascorrono le ferie in paese. Gente che si sposta il più delle volte con mezzi di trasporto pubblici e che quindi deve poi arrangiarsi in un modo o nell'altro a trasportare i sacchi all'ecocentro.

I possibili scenari

La palla, a questo punto, torna nel campo dell'Esecutivo, che dovrà presentare le sue osservazioni in merito (in particolare accertare se l'iniziativa è riuscita e ricevibile). In seguito dovrà allestire il relativo messaggio da sottoporre al legislativo, al quale spetta una decisione finale entro 4 mesi dalla pubblicazione della decisione municipale. Se il Consiglio comunale accoglierà le rivendicazioni degli iniziativisti, l'autorità municipale sarà chiamata a un "dietrofront" e il problema sarà risolto. In alternativa i legislatori potrebbero a loro volta elaborare un controprogetto. Ciò che porterebbe i cittadini di Brione s/Minusio alle urne non prima di un mese né più tardi di 4 mesi dalla pubblicazione della decisione del Cc. Insomma di acqua sotto i ponti ne potrebbe passare ancora parecchia. Senza dimenticare che di ritardo, complice l'emergenza covid-19, in questa vertenza ne è già stato accumulato tanto. 

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