Locarnese

Le Fart in crescita cercano spazi ad Ascona e Riazzino

Autorimesse e officine: il grande progetto in Borgo è in stallo, ma si corre ai ripari con l'acquisto di un'ampia superficie sul Piano di Magadino

Il terreno ex Abb a Riazzino, in territorio di Locarno
4 marzo 2020
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Non uno, ma due grandi progetti interconnessi accompagnano l’avvicinamento delle Ferrovie e autolinee regionali ticinesi (Fart) alla fatidica entrata in funzione della galleria di base del Ceneri (dicembre 2020), con conseguente potenziamento del servizio pubblico, non solo nel Locarnese. Uno è già noto e riguarda la creazione di un’officina e di un’autorimessa per 18 autobus al Prà di Vizi di Ascona. La pubblicazione del Piano di quartiere aveva suscitato delle opposizioni, per le quali si è sempre in attesa del preavviso cantonale. Ora si affaccia un’opzione B, che nelle intenzioni dell’azienda di trasporto non dovrebbe sostituire la precedente, bensì andare ad integrarsi ad essa.

Il luogo è Riazzino, in territorio di Locarno, dove sull’ampio terreno ex Abb le Fart intendono pure realizzare un impianto per la manutenzione e la sistemazione dei nuovi autobus. A tale scopo il Consiglio di amministrazione dell’azienda aveva perfezionato a dicembre 2019 l’acquisto immobiliare e fatto istituire un diritto di superficie su un terreno adiacente, di proprietà dell’Azienda elettrica ticinese. In totale la superficie interessata al progetto sul Piano di Magadino è di 12mila metri quadrati.

‘Dotazioni necessarie’

Claudio Blotti, direttore delle Fart, raggiunto dalla “Regione” conferma queste ulteriori grandi manovre in atto in azienda e sottolinea che «il progetto di Riazzino non sostituisce quello di Ascona, ma si integra con esso. L’ideale, visto lo sviluppo previsto a livello di trasporto pubblico e le conseguenti aumentate esigenze logistiche, sarebbe riuscire a realizzare subito entrambi i progetti; e questo è il nostro piano A. Se però quello di Ascona, con le opposizioni che purtroppo lo bloccano, richiedesse tempi più lunghi, allora dovremmo concentrare la realizzazione di tutte le infrastrutture a Riazzino, con l’officina e un deposito che rispondono alle esigenze attuali e comportano una riserva molto contenuta in vista di un prevedibile sviluppo a medio e lungo termine del servizio di trasporto pubblico. Il punto è che queste nuove dotazioni sono assolutamente necessarie e bisogna agire in fretta».

In questo senso Blotti rileva che «ad agosto arriveranno 15 nuovi bus di tipo MIDI e a ottobre altri 21 snodabili. Il terreno di Riazzino ci serve quindi anche per posteggiare provvisoriamente una parte dei veicoli in corso di acquisizione alla fine dei turni di servizio, per i quali non c’è più spazio a disposizione nella sede principale di S. Antonio». Flotta che, come ampiamente risaputo, sarà condotta per le strade da un contingente di autisti che si sta allargando di una cinquantina di unità grazie al “maxi concorso” indetto a fine 2019 e al quale avevano partecipato circa 700 candidati. L’imperativo è naturalmente rispondere alla prossima intensificazione delle corse e all’allungamento delle tratte.

Per permettere l’arrivo e la gestione dei nuovi autisti, nelle scorse settimane, le Fart avevano dovuto operare su due fronti, cambiando destinazione al locale di servizio per il personale viaggiante in via Galli – dove sorge la sede amministrativa – per ricavarne parallelamente uno nuovo e più ampio nella sede di via Franzoni, al primo piano dello stabile occupato un tempo dall’amministrazione aziendale. 

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