Locarnese

'Macché prestito, si è trattato di un raggiro'

Avvocato locarnese a processo: il pg Andrea Pagani ha chiesto una pena di 24 mesi sospesi per ripetuta appropriazione indebita qualificata

Il pg Andrea Pagani
11 febbraio 2020
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Ventiquattro mesi di detenzione sospesi per due anni sono stati chiesti dal pg Andrea Pagani per l'avvocato muraltese Ignazio Maria Clemente, alla sbarra delle Correzionali di Locarno (riunite a Lugano) per rispondere di ripetuta appropriazione indebita qualificata. La colpa del legale locarnese, secondo l'accusa, è aver indebitamente utilizzato circa 280mila franchi che un'anziana tedesca aveva depositato sul conto clienti notarile. Pagani ha parlato di un debito di credibilità di Clemente e ha sostanzialmente tracciato il profilo di un raggiro. Il movente era la pessima situazione finanziaria dell'imputato e la necessità di porvi rimedio. La tesi del prestito, sempre sostenuta dalla difesa, è stata considerata pura invenzione.

Di diverso avviso il legale di Clemente, avvocato Diego Olgiati, che ha invece portato elementi a favore dell'ipotesi prestito. Quasi commovente il modo in cui Olgiati ha riconosciuto i meriti professionali non comuni di Clemente, sottolineando però la sua inconsistenza organizzativa e "burocratica". Olgiati si è quindi battuto per una totale relativizzazione delle responsabilità del suo assistito, chiedendo il proscioglimento dal reato contestato.

La sentenza della Corte presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti è attesa per domani.

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