Locarnese

Alloggi per senior ad Ascona, San Clemente sarà un villaggio

Apre la residenza costata 26,5 milioni di franchi, promossa da enti parrocchiali. L'abbiamo visitata in anteprima

62 appartamenti per 'over 65'
21 novembre 2019
|

Un investimento da 26,5 milioni di franchi per 62 appartamenti (50 da 2,5 locali e 12 da 3,5), destinati a persone anziane, dai 65 anni in su, sostanzialmente autonome. Ha aperto i battenti ad Ascona la residenza San Clemente, realizzata in via Ferrera 24 dalla Parrocchia e dall’Associazione per la gioventù e le beneficenze parrocchiali. La gestione è affidata a una Fondazione specifica (pure denominata San Clemente), guidata dal presidente don Massimo Gaia e dalla vice Giselda Saletti, con la consulenza di Claudio Filliger. Direttore della struttura è Graziano Duca.

Oggi nella presentazione ai giornalisti Don Gaia ha ricordato l’iter (lo ha definito «lungo, lungo, lungo») che ha portato alla realizzazione di «uno dei progetti più ambiziosi che la parrocchia e l’Associazione per la gioventù abbiano mai portato avanti. A firmarlo gli architetti Tiziano Vannini e Stefano Pelfini. La residenza è a disposizione degli inqulini dallo scorso mese di ottobre. Sabato 23 novembre è prevista l’inaugurazione ufficiale con l’intervento delle autorità e la benedizione dello stabile e della statua dedicata a San Clemente dello scultore Pedro Pedrazzini, posata nell’ampio cortile interno». Lo stesso giorno, dalle 14 alle 17, le porte della struttura saranno aperte al pubblico e ai visitatori, che potranno pure entrare in due appartamenti modello. Gli spazi sono davvero generosi, con corridoi lunghi e larghi (utilizzati dagli inquilini anche per passeggiare e fare movimento nei giorni di freddo o di maltempo), locali comuni e uno spazio per il culto.

Collaborazioni in vista

«La Fondazione – ha spiegato Duca – tratterà con tutti i servizi e le associazioni pubbliche e private presenti sul territorio, facendole dialogare tra di loro a beneficio dei residenti. In parallelo creeremo un Gruppo di amici della fondazione San Clemente, che ci aiuteranno a realizzare il nostro sogno di villaggio». Un villaggio inteso come punto d’incontro e luogo di socializazzione intergenerazionale.

Da gennaio 2020 sono confermate diverse collaborazioni: Pro Senectute con un centro diurno socio-assistenziale, per accogliere anche gli anziani che non vivono nella residenza; Alvad con un’antenna all’interno della struttura; Opera Prima per la messa a disposizione di badanti e personale di pulizia per gli apprtamenti; l’Atte del Locarnese per iniziative già collaudate. Il tutto inserito in una costruzione moderna, con un grande cortile centrale, 86 posteggi sotterranei, edificata nel segno del risparmio energetico (riscaldamento a termopompa, pannelli fotovoltaici e recupero dell’acqua piovana).

All’incontro con i giornalisti anche Giancarlo Cotti, presidente dell’Associazione per la gioventù e titolare di un’agenzia immobiliare. Nel Locarnese sono diverse le nuove costruzioni con alloggi per senior autosufficienti: non c’è il rischio che l’offerta superi la domanda? «È vero che sul mercato ci sono sempre più appartamenti per la terza età. Ma è anche vero che le proposte sono diverse. Per la residenza San Clemente l’obiettivo è quello di contenere il prezzo delle pigioni. Ciò è reso possibile dal fatto che la Parrocchia deve arrivare a coprire le spese e non è spinta dalla necessità di fare utili. In più qui gli inquilini non sono obbligati a pagare dei servizi che non utilizzano, ma solo quelle prestazioni alle quali fanno effettivamente capo».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE