Locarnese

Ronco, piccole crepe nel forziere

Malgrado le stime in rosso marcato, il Municipio non intende ritoccare la pressione fiscale. E il piano di investimenti rimane nutrito

Infografica laRegione
8 novembre 2019
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Cominciano a intravedersi qua e là alcune piccole crepe nel “salvadanaio” di Ronco s/Ascona, Comune noto per la sua virtuosità finanziaria. Stando al preventivo, infatti, l’ente rivierasco dovrebbe chiudere l’esercizio contabile 2020 con un disavanzo importante. Altro campanello d’allarme da non sottovalutare in futuro, l’ulteriore contrazione del gettito fiscale dovuta alla partenza e al decesso di alcuni buoni contribuenti. Tra i dati più significativi del documento contabile (fabbisogno di 4,21 milioni, gettito d’imposta valutato in 3,64 milioni e conseguente disavanzo di oltre 570mila franchi) sono infatti proprio i minori introiti fiscali – caratteristica degli ultimi anni – a richiamare l’attenzione.

Più in generale, se da una parte i costi sono inferiori rispetto alle stime 2019 di oltre 670mila franchi, anche gli introiti – escludendo le imposte – sono calati rispetto all’anno precedente di 296mila franchi. Più nel dettaglio, tra le singole voci del preventivo si osserva un incremento delle spese per il personale (+3,3%), dei rimborsi ad enti pubblici, una flessione degli interessi passivi e soprattutto delle uscite per beni e servizi. Il quadro complessivo non turba gli amministratori, visto che la progettualità a Ronco non si ferma. Ricordiamo la riqualifica di via Gottardo Madonna, il risanamento di via Fontana Martina, la costruzione di nuovi magazzini comunali, la riorganizzazione dei posteggi in zona Due Cappelle e la riconversione dell’area delle scuole comunali. Senza dimenticare il risanamento del palazzo comunale, il progetto di elettrificazione dei monti e la videosorveglianza. Una lunga lista di opere (per complessivi 1,4 milioni), segno evidente che il Comune è in grado di far fronte ai propri impegni. Per alcuni di questi onerosi  cantieri sono già stati approvati i crediti. Alla luce di quanto sopra, il Municipio ronchese non ritiene di dover ricorrere all’innalzamento del moltiplicatore d’imposta, che anche per l’anno prossimo dovrebbe rimanere al 75%. Nel caveau di Ronco, non dimentichiamolo, erano in giacenza, a inizio anno, 6,22 milioni. Mica noccioline...

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