Locarnese

'Riportare le auto in Piazza Grande' e i nodi del Pr

A Locarno presentata una mozione firmata da 16 consiglieri comunali. Ma il Piano particolareggiato dice che...

Ti-Press
21 giugno 2019
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“A titolo provvisorio (fino a quando non verrà ampliato l’autosilo di Largo Zorzi verso la Piazza Grande), durante i periodi in cui la stessa piazza non è utilizzata per manifestazioni o eventi (soprattutto quindi nel periodo invernale, ma non solo), venga ripristinato l’accesso veicolare e previsto un numero limitato di posteggi (per soste di breve durata) nella parte centrale (a lisca di pesce come già esistevano all’epoca)”. È la richiesta, formulata tramite mozione, di 16 consiglieri comunali della Città: primo firmatario Alberto Akai (Ppd). Con lui sottoscrivono 5 colleghi del Ppd, 7 di Lega-Udc-Indip. e 3 Plr.
La proposta, che riporterebbe in auge ciò che in passato era stato cancellato, è motivata dalla crisi dei commerci: crisi che, stando ai mozionanti, nasce anche dalla “concorrenza dei centri commerciali fuori dall’agglomerato”. E ancora: “I negozi cittadini sono l’anima della Piazza Grande” e quindi bisognerebbe in qualche modo favorirli e, al contempo, dare un impulso alla vivacità del centro cittadino.
L’accesso veicolare e la creazione di alcuni posteggi va ritenuta, si legge nel testo della mozione, una misura da adottare “a titolo provvisorio e con durata limitata, per favorire l’economia della Piazza Grande (commerci e ristoranti), fino all’estensione dell’autosilo Largo Zorzi. Chiaramente non dovrà toccare il programma annuale delle manifestazioni svolte in Piazza Grande e Largo Zorzi”.


Il Piano regolatore e la strategia del provvisorio


L’impressione è che con questo atto si riaprirà un dibattito che, in passato (la Piazza è chiusa al traffico dal 2007, quando furono eliminati 91 posteggi) ha visto contrapporsi chi vuole auto e posteggi in centro e chi invece preferisce mantenere le zone pedonali, riservate alla mobilità lenta (pedoni e biciclette).
Va detto che il Piano regolatore particolareggiato parla chiaro. Per le aree di circolazione pedonale (e la Piazza è una di quelle) recita: “È riservata alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti e a tutte le attività di svago, culturali e sociali, permanenti e temporanee, idonee ad essere svolte in una piazza pubblica e compatibili con la destinazione principale”. Difficile, per ora, capire se la clausola della “provvisorietà” potrà scalfire una pedonalizzazione che a Locarno è ormai data per acquisita.

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